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Gli errori e gli orrori dell’ordinanza 58

Nei ultimi giorni lo spazio pubblico è stato animato dei discussioni e dibattiti appassionati sulla tema dell’Ordinanza di Emergenza 58/2010.

I motivi di questo impatto maggiore? I numerosi errori e ingiustizie introdotte da questa ordinanza. Il fatto che questa ordinanza affetta direttamente numerose personalità dalla vita culturale ed artistica della Romania non è da mettere sul ultimo posto, rispettivo affetta i giornalisti, nei entrambi i casi le professioni con massima esposizione mediatica.

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Nei ultimi giorni lo spazio pubblico è stato animato dei discussioni e dibattiti appassionati sulla tema dell’Ordinanza di Emergenza 58/2010.

I motivi di questo impatto maggiore? I numerosi errori e ingiustizie introdotte da questa ordinanza. Il fatto che questa ordinanza affetta direttamente numerose personalità dalla vita culturale ed artistica della Romania non è da mettere sul ultimo posto, rispettivo affetta i giornalisti, nei entrambi i casi le professioni con massima esposizione mediatica.

Nei ultimi giorni lo spazio pubblico è stato animato dei discussioni e dibattiti appassionati sulla tema dell’Ordinanza di Emergenza 58/2010.

I motivi di questo impatto maggiore? I numerosi errori e ingiustizie introdotte da questa ordinanza. Il fatto che questa ordinanza affetta direttamente numerose personalità dalla vita culturale ed artistica della Romania non è da mettere sul ultimo posto, rispettivo affetta i giornalisti, nei entrambi i casi le professioni con massima esposizione mediatica.

La rivolta dei questi è assolutamente giustificata. Il solo problema è che siamo stati così orripilanti dal modo in quale queste nuove misure fiscali sono state messe in pratica, dalle interminabili code agli sportelli e le umiltà associate agli queste, che ci siamo fissati quasi eccessivo nei discussioni su questo compito e siamo sul punto di scapparci una serie di errori più gravi, introdotti sul fondo dal questo nuovo atto normativo.

L’ordinanza è stata emessa in grande fretta, “sul ginocchio”, producendo errori e non concordanze con altri atti normativi. Fuorché, genera anche una serie dei problemi più profondi che colpiranno con crudeltà il medio privato, al lungo e apriranno la porta dei numerosi abusi, impercettibilità ed ingiustizia.

Ecco perché, anche in qualità di manager di una società di consulenza, ma anche come lettore universitario che di 13 anni insegno disciplini finanziari, ho deciso di fare una recensione dei problemi sollevati di questa Ordinanza (ogni dai problemi enumerati sotto, valendo la pena nello stesso tempo di riprenderle per una analisi in dettaglio), raggruppandoli in 2 categorie, in funzione della gravità degli effetti prodotti, e cioè: errori e “orrori”.

Orrori

La riconsiderazione delle attività come dipendente

Questo è il più grande abuso introdotto dall’OUG58!!!!!! Rispettivo apre la scatola della Pandora per una seria che non si finisce più di abusi dalla parte degli organi fiscali e determinerà la chiusura delle numerose ditte piccole oppure attività degli liberi professionisti. Non in ultimo caso, dalla causa di questa previsione, ogni start-up di attività basata su know-how oppure capitale intellettuale in Romania, diventa impossibile. Il soggetto è estremamente grave e tornerò con un articolo destinato esclusivamente all’analisi di questa previsione.

Tuttavia, ridò brevemente le principali elementi della questa misura abusiva, perché, dunque è il più grave aspetto dell’ordinanza, sembra di essere scapato fino al presente all’opinione pubblica…

Dunque, ogni attività può essere riconsiderata come attività dipendente se compie almeno un criterio da quello che è stato annunciato nell’ordinanza. Cioè può venire in ogni momento il “organo fiscale” da te alla tua ditta, PFA, etc., e di costatare che l’attività non è indipendente, ma dipendente, rispettivo di obbligarti a pagare i redditi ottenuti ( da SRL, PFA, convenzione civile oppure il diritto d’autore), tutti i contribuzioni e le tasse afferente alle relazioni degli stipendi (in quantum di approssimativamente 85% rapportato al netto).

Le criteri sulla base di quale si può stabilire la dipendenza sono assolutamente rivoltante, di non parlare più del fatto che sono formulate in una maniera che permette ogni interpretazione, generalizzare oppure abuso.

Vi darò qualche esempi:

  • “il beneficiario del reddito si trova in una relazione di subordinamento in confronto al pagatore di reddito”…e rispetta le condizioni di lavoro imposte di questo, come sarebbe : le attribuzioni che lo rivengono e il modo di compimento delle queste, il posto dello svolgimento dell’attività, il programma di lavoro”. Comunque, in ogni relazione commerciale in quale sei in postura di fornitore devi rispettare le condizioni di lavoro imposte dal quello che ti paga, il suo programma di lavoro, il posto dove si svolge, etc….Se non, sei out of business…

  • “in prospettiva dell’attività, il beneficiario del reddito usa la base materiale del pagatore di reddito, rispettivo gli spazi con dotazione corrispondente, equipaggio speciale di lavoro oppure di protezione, gli strumenti di lavoro e gli altri uguali”. Se tu sarebbe una ditta di consulenza di controllo della qualità oppure di protezione del lavoro, sicuramente ti sposterai alla sede del cliente e userai la sua base materiale; se tu sei cantante oppure attore , rispettivo userai la scena del cliente (organizzatore degli eventi) per poter fare una performance, etc…

  • Il più urtante criterio conforme alla quale una attività può essere considerata dipendente è quella conforme alla quale “il beneficiario di reddito contribuisce soltanto con la prestazione fisica oppure con la capacità intellettuale, non con il capitale proprio”!!! Cioè ragazzi: se non avete soldi e il solo vostro capitale è quello intellettuale, non potete più aprire un affare in Romania. Se avete già aperta una, dovete chiuderla subito! È incredibile rivoltante. È, nella mia oppinione, la morte di ogni iniziativa basata sull’intelligenza, creatività, innovazione, cioè esatto quelle cose che comunque non sono utile alla Romania. Da dove può sapere il Governo Boc che una grande parte dalle più grande società dal mondo sono partite al cammino senza un capitale materiale, soltanto quello intellettuale e il coraggio dei giovani imprenditori che sono stati dietro a loro? Esempi? Bill Gates ha iniziato Microsoft con un capitale di 700 USD. Hewlett Packard ha avuto un capitale di start-up di 538 USD, Nike di 1000 USD, Apple di 1350 USD e DHL di….0 (zero) USD!!!Se gli imprenditori che hanno fondato queste società vivevano in Romania del Boc e Basescu, non avranno avuto nessun chance di cominciare un affare. Perché noi disdegniamo e creiamo leggi contro quelli che non hanno altro capitale che quello intellettuale!

  • Non insisterò sui altri criteri di attribuzione della dipendenza. Quello più pericoloso è quello formulato al ultimo paragrafo come segue: “ogni altri elementi che riflettano la natura dipendente dell’attività” Come???? Avete capito qualche cosa da questa formulazione? Esiste una sola conclusione: l’organo fiscale, deciderà come vuole l’inquadramento. Dunque, aspettatevi a quello che è peggio, ai controlli, rispettivo ad una sopratassa dei redditi che li avete ottenuto oppure che sono già ottenuti. E non sperate che guadagnate la giustizia in istanza perché l’ordinanza introduce una formulazione urtante, quella “del principio della prevalenza dell’economico per il giuridico”. Come???Avete sentito bene. Invano esistono leggi, se lo stato considera dal punto di vista economico è meglio per lui di prendervi tutti i soldi, quelle leggi non hanno più nessun valore…le dimentichiamo poco…

In altre parole, questa ordinanza vi prende anche i soldi , ma anche il diritto di difendervi in istanza.

Contributi alla disoccupazione per quelli che non possono beneficiare di loro (professioni indipendenti, convenzioni civili, diritti del autore)

Se quelli dal Governo della Romania avranno aperto soltanto un libro oppure un corso di Finanzia pubbliche oppure di Assicurazioni sociali avranno saputo quale sono i principi di base che stanno alla costruzione di ogni imposta, rispettivo di ogni sistemo di assicurazioni.

Esistono qualche regole e principi di base che gli studenti dalla Scienze Economiche li imparano anche dai primi anni di studio. Riprendo soltanto due tra loro e cioè:

  1. ogni imposta deve essere possibile (cioè di esistere la capacità del contribuente di pagarla, così questa non avendo utilità e contribuendo soltanto alla crescita dei debiti restanti. Se guardate le considerazioni da questo materiale, constaterete che una grande parte dalle misure prese non rispettano questo principio di base in fiscalità.

  2. In materie di assicurazioni, un principio di base, che non può essere invasato è quello conforme alla quale il soggetto dell’assicurazione deve potere essere anche beneficiario del rischio assicurato. Cioè, in parole molto semplice, non posso essere obbligato assicurarmi soltanto contro i rischi ai quali sono sottomesso, rispettivo in seguito alla quale posso diventare soggetto di beneficiari. Ancora più semplice? Posso concludere una assicurazione Casco oppure RAR soltanto se ho una macchina e dunque esiste il rischio di tamponarla , cioè esiste la possibilità di beneficiare una compensazione nel caso in quale si produce un evento non voluto. Se sono pedone, non posso concludere questo tipo di assicurazione perché non ho cosa tamponare ed implicito non posso ricevere il risarcimento. Volete ancora una cosa più semplice, su quello che si capisce dal Governo Boc? La condizione principale per concludere una assicurazione di vita e…di essere in vita…perché essendo morto , l’evento non felice si è prodotto già , dunque non posso più beneficiare di compensazione.

In caso della nostra ordinanza, sono obbligate ad assicurarsi contro il rischio di diventare disoccupati le persone che non possono beneficiare ulteriore di una compensazione, nel caso della produzione dell’evento infelice (in questo caso quello di perdere il posto di lavoro).Come? Semplice. Le persone pagate tramite i diritti del autore, sono di regola persone che appartengono alle delle professioni artistiche in quale non esiste una continuità dei redditi. Così, tra 2 concerti, 2 spettacoli…2 libri pubblicati, etc…le rispettive persone non hanno un altro reddito (con l’eccezione del caso che hanno anche un libretto di lavoro). Dunque…teoretico tra 2 prestazioni loro sono disoccupati…Però loro non potranno beneficiare di compensazione associata al questo rischio, per quale adesso sono obbligati di assicurarsi, perché in accezione delle nostre leggi, per acquistare la qualità legale di disoccupato, rispettivo per beneficiare del aiuto di disoccupazione, dovranno cumulare una serie di condizioni che mai non potranno cumularli (la continuità di uno stage contributivo, la mancanza dei redditi per un certo periodo di tempo, etc…esatto le cose impossibile al questo tipo di attività creative).

In più, nel caso dei quelli che hanno un contratto di lavoro, rispettivo anche un pagamento sulla base dei diritti di autore, convenzioni civili oppure PFA, la contribuzione alla disoccupazione si pagherà di 2 volte, cioè saranno doppio assicurati (teoretico), però non potranno beneficiare mai in modo pratico, perché se perderanno una dalle sorse di reddito, avranno quell’altra, etc…dunque mai non potranno qualificare per l’aiuto di disoccupazione. Con altre parole, in Romania, quelli che pagano la contribuzione di disoccupazione una volta, hanno una chance di ricevere aiuto di disoccupazione se rimangono senza lavoro; in cambio quelli che pagano 2 volte, certamente non potranno beneficiare mai! Pulito sporco, direbbe Caragiale!

Conclusione: tramite questa previsione invadiamo flagrante qualche principi di base della tassazione e dello sistemo di assicurazioni. Inclusivo la prova dei rappresentanti del Governo di spiegarsi che questa contribuzione la paghiamo dai motivi di solidarietà è una diversione. Falso! Oppure vogliamo disinformaci, oppure ancora non abbiamo messo il mano sul libro!

In materie di impostare, il principio della solidarietà si riferisce ad un’altra cosa diversa. Pago una contribuzione più grande, perché ho un reddito più grande, anche se so che non riceverò più medicine oppure letti in ospedale di quello che ha contribuito meno, nel caso in quale mi ammalerò. Oppure…pago una contribuzione alla salute, anche se ho una struttura molto solida e non mi ammalerò mai, oppure non beneficerò mai da quanto ho contribuito , quando qualcun altro con una struttura più debole può essere malato ed implicito beneficiario tutta la vita, anche se ha contribuito poco, etc…Il principio della solidarietà funziona specialmente in materie di imposte (dove il beneficio comunque non può essere proporzionale con la contribuzione: non può occupare 2 banche alla scuola, non ho strade più buone che il mio vicino che ha contribuito meno, non mi diffondono più poliziotti oppure soldati che quello che contribuisce meno, etc…). In materie di imposte, dovuto al principio dell’universalità del bilancio, è molto possibile che non possiamo beneficiare mai di certi investimenti fatti dai soldi con i quali abbiamo contribuito. In cambio, in materie di assicurazioni ( indifferente che sono assicurazioni sociali, di pensioni, di disoccupazioni, di salute,etc…) la condizione obbligatoria è che io, contribuente di essere anche soggetto di benefici. Anche qui, il Governo Boc, ha creato un grande problema tramite questa ordinanza. Perché invada questo principio. Ogni cosa che attaccherà la presenza ordinanza sul questo criterio, la può eliminare.

Il cambiamento delle regole fiscale nel corso dell’esercizio finanziario

Un elemento estremo grave, e che fa che Romania di diventare sempre più non attraente per gli investitori, è il cambiamento delle regole nel tempo di un esercizio finanziario. In pratica fiscale, questa cosa è permessa, oppure succede di regola allora quando dovuto alle situazioni della crisi venute, i Governi decidono accordare facilità fiscale supplementare alle ditte oppure libero professionisti, nello scopo di sostenere il medio privato, rispettivo di aiutare al rilasciamento del questo. In nessun caso loro non sono adottati come misure restrittive.

Ogni compagnia seria, prima dall’inizio di un nuovo esercizio finanziario elabora un bilancio che prova di realizzarlo durante il rispettivo esercizio finanziario. Anche se ogni compagnia prevede anche certi rischi, nel caso della Romania i rischi politici afferenti innanzitutto al cambiamento permanente del medio legislativo e fiscale hanno diventato così grandi che diventano impossibile di contro bilanciare per il management delle compagnie. Comunque, colpite dalla crisi, queste si vedono in impossibilità di prevedere ancora e di costruire bilanci. Il risultato? Una migrazione accentuata delle compagnie verso altre giurisdizioni dalla regione , che offre condizioni fiscali migliore e una più buona stabilità. Implicito: meno posti di lavoro e meno tasse raccogliate in Romania.

Maggioranza dell’IVA

Qui, interviene ancora la trasgressione di un principio della tassazione che l’abbiamo invocato prima come segue: la possibilità dell’imposta. Coniugato con un altro, che dice che ogni imposta che supera una certa limite divora la propria tavola. Gli effetti si sentono già: nel confronto dagli incassi stimati del Ministero della Finanzia da questo aumento in valore di 3.5 -4 miliardi nei seguenti 6 mesi, dopo primo mese i previsioni sono stati revisionati a soltanto 1.5 miliardi (in diminuzione al soltanto 1/3 stimato), questo mostra una diminuzione drastica del consumo e una crescita dell’economia sotterranea. Nei mesi prossimi gli effetti saranno più drammatici, essendo il rischio che incluso la nuova previsione di essere ottimista.

Errori

L’aumento della norme del reddito minimo

Sorprendente, sono stati pochi che hanno notato questa modifica. Conforme alla ordinanza, il reddito netto annuale per i PFA impostati sulla base di norma del reddito non potrà essere più piccolo dello stipendio minimo bruto per paese moltiplicato con 12, cioè 7200 lei/anno. Se riguarderemo le tabelle con le attuale norme di reddito, la maggioranza delle categorie professionale si situano molto sotto questo valore. Il risultato ? Molti PFA si chiuderanno oppure passeranno sul sistema di pagamento in funzione del reddito reale. Questo porterà alla diminuzione dei redditi dei bilanci (il fiorire dell’economia al nero oppure la dichiarazione dei redditi netti di essere più piccoli). Per poter bloccare questi effetti lo stato dovrà di crescere l’apparecchio proprio del controllo al livello impossibile di realizzarlo, rispettivo determinerà una crescita del modo di fissazione dell’imposta dovuta allo stato fiscale ad un livello impossibile da giustificare tramite la prisma dei redditi che possono essere realizzati.

La tassazione dei buoni pasti

In un momento di crisi economica , questa misura è meno infelice, oppure cinica. Lei determina la diminuzione dei redditi dei tutti i contribuenti, incluso quelli dal campo privato, esatto sul segmento del reddito che era destinato al consumo per i bisogni di sussistente. L’effetto? La diminuzione del consumo ed implicito dell’IVA e dell’imposta sul utile raccolta, correlata con la perdita dei nuovi posti di lavoro. Non in ultimo caso, gli effetti della questa diminuzione sono in principio sentiti dalle categorie sociali con i redditi piccoli e molto piccoli.

La scomparsa dei ticket regalo

I ticket regalo, anche se avevano un valore piccola, rappresentavano un reddito addizionale dato ai dipendenti da Natale, periodo in quale i costi delle famiglie sono più grandi. Gli effetti? Gli stessi come in caso dell’imposta dei buoni pasti.

L’introduzione dei contributi per pensioni ai professioni indipendenti

Il carattere dei professioni indipendenti è dato anche dalla denominazione dei questi. Tramite la comparazione con i professioni dipendenti, questi sono permanenti sottomessi ad una instabilità, rispettivo al rischio di non potere generare i redditi necessari di una minima sussistente. Nel questo senso, l’assicurazione obbligatoria nel sistema dei pensioni dello stato, tramite il rapporto al reddito, specialmente in un momento di crisi, quando i redditi dei questi professioni sono più affettati come mai, mi sembra l’infelice. Era preferibile la libertà di scegliere del modo di assicurarsi per la pensione (nel sistema dello stato oppure tramite una conclusione della pensione privata), rispettivo il lasciare alla latitudine dell’assicurato della somma allocata nel questo senso. Il risultato? Lo stesso come nel caso dell’aumento della norma del reddito minimo: la crescita economica al nero e la diminuzione delle somme nette dichiarate dai liberi professionisti, dunque implicito la diminuzione delle altre tasse raccogliate tramite il calcolo alla stessa base.

La tassazione degli stipendi compensatori in un anno di crisi

Misura assoluta meschina, dato il momento in cui si applica , momento marcato dalle tante perdite dei posti di lavoro anche nel medio privato , che quello pubblico. La misura dell’imposta di ogni tipo di reddito, così accettabile in un contesto normale, è triste nel contesto attuale. I risultati?Incassi minori al bilancio dello stato, però redditi più piccoli per la gente che perdono i posti di lavoro ed implicito un consumo più ridotto dalla parte dei questi, con gli effetti che li ho descritto anche prima che riguarda altre misure che generano contrazione.

La non correlazione OUG 58 con le leggi speciali

Dovuto alla velocità con la quale è stata introdotta, rispettivo al dilettantismo che è stato alla base della sua redazione, Ordinanza contiene previsioni contraddittori degli altri atti normativi. Per esempio, impone nuovi regolamenti che riguardano il pagamento CAS e la contribuzione della disoccupazione , anche se queste sono regolamentati tramite le leggi speciali non delle quelle del codice fiscale. Le leggi speciali non sono state ancora modificate, così nel presente esiste una serie di controindicazioni (esempio: il pagamento CAS e disoccupazione e dai beneficiari di redditi di natura professionale, altre che stipendiati che hanno anche un contratto individuale di lavoro, dunque diventano doppio assicurati, nella base delle previsioni dell’Ordinanza, però contrario alle previsioni delle leggi speciali che riguardano la Pensioni e la Disoccupazione). Il risultato? Non sapiamo a che regolamenti di conformarci, dunque, alla fine finiamo con la multa.

Contraddizione tra il testo OUG e normi che riguardano all’obbligo della dichiarazione, del calcolo e del pagamento dei contributi per i redditi di natura professionale

Lo stesso desiderio disperato di pubblicare più presto questo atto normativo, rispettivo la prova di correggere tramite l’intermedio delle normi una serie di sbagli dal testo dell’ordinanza porta da noi confusioni e non conformità. Conforme al testo dell’Ordinanza, “l’obbligo della dichiarazione, del calcolo e dei contributi per i redditi di natura professionale riviene al pagatore del reddito”. Immaginatevi, dunque, che avete chiamato l’installatore, vi fa una lavorazione, vi emette una fattura, perché ha PFA, però Lei, come pagatore, ha l’obbligo di dichiarare il suo reddito, di calcolarlo l’imposta e i contributi (come? Che non sapete che altri redditi ha…)e dopo che avete pagato la prestazione, dovete pagare anche le sue tasse!!!…Le normi in cambio prevedono che l’obbligo della dichiarazione e del pagamento delle tasse e dei contributi riviene alla persona che realizza i redditi di natura professionale. Sembra che ci torniamo a casa…Il problema rimane, da chi ascoltiamo?: dalle previsioni dell’ordinanza oppure dalle sue norme?Il risultato? Finalmente, quando arriverà “l’organo fiscale” in controllo, pagheremo la multa comunque, perché oppure sicuramente non abbiamo rispettato le previsioni dell’ordinanza oppure quelle normale…

L’ambiguità della nozione di “carattere ripetitivo” rispettivo “occasionale” di un reddito

Si considera reddito con carattere ripetitivo e il caso dei redditi occasionali ( il più lungo una volta all’anno), però ottenute dalle sorse diverse nel quadro del anno fiscale? Nessuno dal quadro “degli organi competenti” non ha potuto offrire fino a questa ora una chiarificazione. La conclusione? …Procederemo come crediamo, e loro ci daranno multa comunque, perché così si procede in Romania. Il contribuente è in colpa sempre. Ha vocazione d’infrazione.

La tassazione degli interessi in un momento caratterizzato tramite la lista di liquidità

La tassazione dei redditi dagli interessi, in un altro contesto economico una misura normale (perché è normale che ogni reddito di essere sottomesso alla tassazione) è nel contesto della crisi attuale e della mancanza di liquidità dal mercato una misura assolutamente non inspirata. Perché qui non parliamo dalle economie dalla pensione della “zia Paraschiva”, ma parliamo degli investimenti del capitale dei gruppi finanziari in quale la maggioranza, gruppi stranieri, possono orientarsi subito verso gli altri mercati finanziario-bancarie, specialmente nel momento in cui dovremo fare sforzi per attirargli in Romania. Il risultato? I redditi supplementari infimi al bilancio dello stato. Rischio di migrazione dei capitali molto alto.

La crescita dei costi con asseto fiscale dovuta alla crescita della burocrazia

L’asseto fiscale rappresenta il complesso delle misure intraprese dello stato per determinare la materia della tassazione (cioè di modo come ci tassa), rispettivo di raccogliere queste tasse (stabilire il modo tramite quale si raccoglia le rispettive tasse ed imposte).

Il più grave nel caso di questa ordinanza è il fatto che questo costo supplementare con asseto fiscale si è dimostrato già, dopo i primi giorni dall’implementazione, più grande che gli incassi supplementari al bilancio prodotti di queste misure! In altre parole abbiamo cresciuto le spese pubbliche più di come hanno cresciuto i redditi generati. Così si misuri di austerità!

La conclusione finale? Abbiamo ancora bisogno di un completo di normi, forse con tutto ciò si farà chiarificazione e facciamo un po’ di ordine in questa Ordinanza!