Un anno e mezzo fa il Governo della Romania annunciava il primo set di misuri ante-crisi. Le abbiamo considerate sbagliate e abbiamo estimato che i loro effetti saranno al
contrario, cioè di profondare la crisi, rispettivo ho scritto più articoli al quel tempo di questo soggetto.
Un anno e mezzo fa il Governo della Romania annunciava il primo set di misuri ante-crisi. Le abbiamo considerate sbagliate e abbiamo estimato che i loro effetti saranno al
contrario, cioè di profondare la crisi, rispettivo ho scritto più articoli al quel tempo di questo soggetto.
L’Unione Europea si è nata da un sogno. Quelli che hanno messo le fondamenta erano persone con visioni ed ideali alti, come Robert Schumman, Kondrad Adenauer, Jean Monet oppure Alcide de Gasperi. Il loro sogno è stato portato più avanti di altri visionari: Edward Heath, Francois Mitterrand, Helmut Kohl oppure Jacques Delors.
Europa che loro la vogliano era una Unione dei valori, uno spazio forte ed unito in diversità.
C’è ancora Europa di oggi quella a quale hanno sognato ?
Le novità dei ultimi giorni ci rilevano informazioni scioccanti. La Grecia ha ammesso pubblicamente che ha fornito informazioni falsi all’Unione Europea . La Bulgaria gli hanno seguito nella seria degli svela menti, ammettendo che ha fornito informazioni falsi all’Unione Europea per quello che riguarda la dimensione reale del suo deficit budgetario. Certamente, nelle seguente settimane oppure mesi saranno ancora altri stati aggiunti sulla questa lista.
Fino a pochi anni fa, la Romania godeva ancora, pienamente, di turisti in vacanza a Mamaia, Eforie, 1 Mai, e gli accoglieva, nello spirito di ospitalità specifica con prezzi gonfiati, servizi di qualità scadente e sorrisi forzati. Ci piaceva o doveva piacerci, perché non avevamo altra scelta.
La situazione è diversa in presente. I nostri vicini, bulgari, hanno visto che abbiamo un problema e hanno trovato la soluzione molto adatta ai nostri bisogni: hanno imparato la lingua romena o hanno assunto dipendenti che parlano romeno, hanno sorriso agli imprenditori stranieri, e ora, la maggior parte dei turisti romeni ma non solo, ha cambiato itinerario di vacanza con al Bulgaria. Chi non ha sentito parlare di le Sabbie d’Oro, Albena e Balcik? 1-0 per la Bulgaria.
Si conclude un anno burrascoso. Dopo un 2009 devastante per le economie di tutti i paesi della regione, che ci interessa di più in veste di imprenditori, è ciò che accadrà nel 2010, rispettivamente come evolverà l’economia nell’anno in quale ci stiamo preparando ad entrare.
Le previsioni dei principali Istituti Finanziari e degli Istituti Internazionali di prognosi non sono sempre in consenso e le stime dei Governi di questi paesi sono, di solito, più ottimistiche di quelle delle istituzioni internazionali, principalmente per ragioni di PR elettorali, così che cercheremo di fare una recensione completa di tali previsioni, includendo diversi punti di vista.
Come valori medi, la contrazione delle economie dell’Europa orientale nel 2009 è stata stimata dalla BERS al 6,3%, rispettivamenteconformemente allo stesso organismo internazionale, nel 2010 ci si può aspettare un aumento medio del 2,5% delle economie est europee .
Se come la crisi mondiale non sarebbe stata sufficiente, l’anno 2009 ha colpito tutte le società dalla Romania attraverso l’introduzione dal primo maggio dell’imposta forfettaria.
Cosi, tutte le persone giuridiche pagano in funzione del reddito un’imposta minima obbligatoria, cioè, in termini poco formali “ hai, non hai, devi pagare!”.
Questo e’ perché cosi, dicono quelli che hanno proposto e hanno votato l’applicazione di questa imposta:
Qualche mese fa, la crisi economica era, secondo tanti, un pretesto per le grosse aziende di ridurre i costi, un soggetto “sovra-alimentato” da mass media, un pretesto per i Governi per non concedere aumenti di stipendi nel settore Statale, etc. Anche tra quelli che hanno accettato l’esistenza della crisi, emerge l’opinione che questa sarà come un’onda, che durerà 5-6 mesi, spazzerà via qualche azienda, bilancerà i disequilibri, evidenti per tutto il mondo, dopo di che le cose torneranno „al normale” cosi come erano prima.
Oggi, nessuno non ha dubbi sulla realtà e la profondità di questa crisi, sul fatto che essa colpisce, a turno, tutti i paesi ed i settori dell’economia, che sarà una crisi durevole, e che passeranno anni finché le cose saranno di nuovo come erano nell’estate del 2008. Forse in qualche settore di attività non arriveranno più a quei vertici.
2009 è iniziato in forza per la Romania, con tante novità.
Oltre il fatto che gli effetti della crisi economica si risentono sempre di più, creando un medio economico turbolente, abbiamo anche un nuovo Governo che come primi passi sta adottando delle decisioni contestabili e generatrici di molti cambiamenti. E non per ultimo, cominciando con il 1 gennaio 2009 entrano in vigore molte modifiche legislative, certe approvate già negli anni passati ma che producono effeti soltanto dalla questa data, altre più recenti.
Vorrei quindi provare a rivedere le principali modifiche introdotte dal inizio del 2009 e che influenzerà l’ambiente imprenditoriale.
Sono già anni che mi occupo di tratative con i sindacati. Specialmente nelle negoziazioni collettivi collegate alla rinegoziazione dei contratti collettivi di lavoro, ma in tante situazioni anche durante l’anno. Pertanto ho avuto l’occasione di conoscere tanti rappresentanti dei sindacati, di negoziare con loro. E non voglio nascondere il fatto che ho vissuto tante frustrazioni seguito l’attitudine totalmente non costruttiva di certi rappresentanti di sindacati, dovuta alla totale mancanza di comprensione delle realtà economiche da parte di questi, ma specialmente causata dalla errata comprensione del ruolo che loro, come sindacato, devono averlo……
Il datore di lavoro “deve” darci! Il datore di lavoro “deve” capirci! Il datore di lavoro era, il più delle volte nel opinione del sindacato “l’uomo nero”, quello che deve essere colpevole per tutti i nostri insuccessi, quello che deve risolvere i nostri problemi, senza tener conto che ha, oppure no, la capacità per farlo.
Scrivevo all’inizio di quest’autunno un articolo riguardante le “Novità dell’autunno”. E concludevo dicendo che sicuramente non sarà un autunno monotono, ma sarà un autunno con tante sfide e probabilmente tante opportunità, tutte nei colori dell’autunno.
Ecco che sono passati soltanto due mesi, e questo autunno ci ha dimostrato che è molto diverso dagli altri già passati negli ultimi anni, diverso dal punto di vista economico. Di più, la crisi nella quale si era appena entrati all’inizio dell’autunno si è dimostrata profonda, sistemica, che ha scosso in profondità l’intero sistema finanziario internazionale e continua a scuotere l’economia mondiale. Sfortunatamente pero, non sarà soltanto una crisi autunnale ma è una crisi molto più profonda e dei quali effetti si risentiranno a lungo termine.
Ecco che è passato anche quest’estate e tutti ci stiamo preparando ad entrare nell’autunno.
L’autunno mi inspira sempre qualche parole: abbondanza, saggezza, realizzazione… Sempre l’autunno significa l’inizio della scuola, campagne elettorali, ma anche le principali tendenze in economia, che ci darrano le indicazioni per l’anno che segue.
Andiamo perciò a fare la cronaca di tutto quello che è accaduto in questa fine estate, ma anche le tendenze ci rileva l’inizio dell’autunno.
Una buona notizia ci arriva dal Ministero dell’Economia, che ci annuncia un record del periodo di transizione: „L’Economia della Romaniei è aumentata di 8,6% nel primo semestre del 2008, nelle condizioni in quale nel secondo trimestre l’avanzamento del prodotto interno lordo era di quasi 9%”.
Se no, permettimi di raccontarti qualcosa dal giornale della mia ultima avventura nel paese del non si può. Comincerò la mia storia dal momento in cui sono entrato in Romania.
Dopo un lungo, ma molto piacevole viaggio, sono arrivato ai confini del nostro paese. Dopo il controllo dei documenti d’identità, chiedo al poliziotto doganale: Da dove posso comprare una vignetta di viaggio? Il poliziotto mi butta in fretta il passaporto e mi risponde: Da qua non si può! e mi fa il segno di avanzare
Un altro anno appena trascorso, il nostro primo anno come cittadini dell’Unione europea, e come in ogni momento di valutazione guardiamo indietro e cerchiamo di capire che cosa ci ha portato l’anno appena passato, pero piuttosto guardiamo al futuro e cerchiamo di capire che cosa l’anno prossimo ci porterà.
2007, è stato il nostro primo anno europeo, un anno con molti cambiamenti, ma anche con molte confusioni. Molte riforme sono state avviate, ma, purtroppo, molte altre sono state rallentate.
La settimana scorsa sì e sviluppata a Chisinau la seconda edizione di Business Forum Ascent Group. Momento importante per noi. Momento importante per tante delle compagnie che hanno partecipato e che hanno provato ad identificare partner d’affari.
Con tanta sorpresa abbiamo costatato che l’evento e stato trattato con gran serietà anche dagli ufficiali di Repubblica Moldova.
Ho visto un Ministro dell’Economia e del Commercio molto professionista che ha avuto la pazienza di spiegare agli investitori stranieri le modifiche legislative che influenzeranno l’ambito economico della Moldova cominciando dall’anno prossimo, un Vice-presidente del parlamento che lotta da anni per attrae investitori stranieri ed un Sindaco della Capitale che sì e sforzato ad offrire delle garanzie agli investitori stranieri.
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