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deAdela Cristea Novembre 13, 2009

2010. Le economie dei paesi in regione, dove vanno?

Si conclude un anno burrascoso. Dopo un 2009 devastante per le economie di tutti i paesi della regione, che ci interessa di più in veste di imprenditori, è ciò che accadrà nel 2010, rispettivamente come evolverà l’economia nell’anno in quale ci stiamo preparando ad entrare.

Le previsioni dei principali Istituti Finanziari e degli Istituti Internazionali di prognosi non sono sempre in consenso e le stime dei Governi di questi paesi sono, di solito, più ottimistiche di quelle delle istituzioni internazionali, principalmente per ragioni di PR elettorali, così che cercheremo di fare una recensione completa di tali previsioni, includendo diversi punti di vista.

Come valori medi, la contrazione delle economie dell’Europa orientale nel 2009 è stata stimata dalla BERS al 6,3%, rispettivamenteconformemente allo stesso organismo internazionale, nel 2010 ci si può aspettare un aumento medio del 2,5% delle economie est europee .

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Si conclude un anno burrascoso. Dopo un 2009 devastante per le economie di tutti i paesi della regione, che ci interessa di più in veste di imprenditori, è ciò che accadrà nel 2010, rispettivamente come evolverà l’economia nell’anno in quale ci stiamo preparando ad entrare.

Le previsioni dei principali Istituti Finanziari e degli Istituti Internazionali di prognosi non sono sempre in consenso e le stime dei Governi di questi paesi sono, di solito, più ottimistiche di quelle delle istituzioni internazionali, principalmente per ragioni di PR elettorali, così che cercheremo di fare una recensione completa di tali previsioni, includendo diversi punti di vista.

Come valori medi, la contrazione delle economie dell’Europa orientale nel 2009 è stata stimata dalla BERS al 6,3%, rispettivamenteconformemente allo stesso organismo internazionale, nel 2010 ci si può aspettare un aumento medio del 2,5% delle economie est europee .

Si conclude un anno burrascoso. Dopo un 2009 devastante per le economie di tutti i paesi della regione, che ci interessa di più in veste di imprenditori, è ciò che accadrà nel 2010, rispettivamente come evolverà l’economia nell’anno in quale ci stiamo preparando ad entrare.

Le previsioni dei principali Istituti Finanziari e degli Istituti Internazionali di prognosi non sono sempre in consenso e le stime dei Governi di questi paesi sono, di solito, più ottimistiche di quelle delle istituzioni internazionali, principalmente per ragioni di PR elettorali, così che cercheremo di fare una recensione completa di tali previsioni, includendo diversi punti di vista.

Come valori medi, la contrazione delle economie dell’Europa orientale nel 2009 è stata stimata dalla BERS al 6,3%, rispettivamenteconformemente allo stesso organismo internazionale, nel 2010 ci si può aspettare un aumento medio del 2,5% delle economie est europee .

Ma analizziamo puntualmente ciò che è accaduto ad alcune delle economie della regione nel 2009 e che cosa dobbiamo aspettarci nel 2010

Bulgaria

Nel 2009 l’economia bulgara è diminuita del 6%, un livello medio rispetto agli altri paesi della regione. Le previsioni per il 2010 sono diverse a seconda dell’enti che emettono, tra un calo del 2% nelle stime del Ministero delle Finanze, il 2,5% a seconda del FMI ed un aumento del 0,5% secondo la Banca Centrale. Ma le autorità bulgare sono ottimiste per il 2010 sulla base di ripresa economica della Germania e del fatto che le relazioni economiche tra la Bulgaria e la Germania sono molto forti ed il bilancio commerciale della Bulgaria è fortemente influenzato dalle tendenze del mercato tedesco.

Serbia

Il declino economico della Serbia del 2009 era solo di 4%, quindi sotto la media dei paesi della regione, compreso il fatto che l’economia serba non è ancora così collegata al sistema globale e anche perché è un’economia profondamente emergente con grande potenzialità di sviluppo.

Per la Serbia, tutte le previsioni per il 2010 sono ottimistiche. La prognosi più riservata è del FMI, che ha stimato una crescita zero. Il Ministero dell’Economia è più ottimista e prevede una crescita dell’1%, mentre la BERS attende una crescita del 1,5%

Romania

Il declino economico della Romania nel 2009 ha superato quello dei paesi vicini, in particolare, a causa di incoerenza del Governo e delle cattive misure economiche adottate dal Governo romeno in piena crisi. Così, il declino economico è stato uno grande, 8%, e le proiezioni per il 2010 sono diverse a seconda dell’Istituto che fa la valutazione, variando tra un calo del 0,5% secondo Capital Economics, e un aumento del 0,5% secondo la Commissione Europea, tra lo 0,5 – 1% secondo il FMI e l’1% secondo BERS.

Personalmente credo che un fattore determinante per l’evoluzione dell’economia della Romania sono le elezioni presidenziali di questo autunno, rispettivamente la struttura del nuovo Governo che si formerà. Se la Romania continuerà con la stessa mancanza di visione e di coerenza economica, come nel 2009, e, se non si raggiungerà una stabilità governativa, purtroppo anche il 2010 rappresenterà per la Romania un anno di declino economico, perdendo il vantaggio che ha avuto negli anni passati rispetto agli altri paesi della regione.

Ungaria

Anche l’Ungheria a registrato nel 2009 un calo medio-alto, di 6,5%. Neanche le previsioni per il 2010 non sono molto ottimiste, Ungheria non avendo la forza di recuperare così in fretta dopo questa crisi. La maggior parte delle istituzioni hanno stime riservati riguardanti l’Ungheria, partendo da una crescita zero in base agli istituti di ricerca locali, e continuando con la visione comune del FMI, BERS e del Governo ungherese, che prevedono un calo dello 0,9% dell’economia anche nel 2010. La visione più pessimistica appartiene all’OCSE, che stima una diminuzione dell’economia ungherese nel 2010 di 2,2%

Repubblica Moldova

L’economia fragile della Moldavia è stata duramente colpita nel 2009. La crisi economica combinata con la crisi politica che è durata per molti mesi, ha portato l’economia della Moldavia ad una diminuzione del 8,5% nel 2009. Tuttavia, le prospettive per il 2010 sembrano essere ottimiste, la Moldavia è uno stato giovane, ma con potenzialità, soprattutto a causa della posizione strategica nella regione e perché offre vantaggi. Pertanto, anche se il FMI è riservato e stima una crescita economica zero nel 2010, il Ministero dell’Economia è più ottimista, basandosi su una crescita economica dell’1%, mentre la BERS fa la stima più ottimista sulla Moldavia affidandosi su una crescita economica di 1, 5% nel 2010. Questa tendenza sarà tuttavia fortemente influenzata dai politici di Chisinau della capacità di raggiungere la stabilità politica e governativa e anche dalla capacità del nuovo governo di attuare le misure pro-europee che gli hanno portato capitale elettorale, decisivo nelle elezioni di quest’anno

Russia

Neanche la Russia non ha avuto una vita facile nel 2009. La crisi ha colpito fortemente l’economia russa, un’economia emergente, ancora instabile e con Istituzioni non ancora riformate. Così nel 2009 la Russia ha subito una perdita economica del 7,5%, ma ha la capacità di recuperare nel 2010, secondo gli esperti, la maggior parte. Così il FMI stima che la Russia avrà una crescita di 1,5% il prossimo anno, mentre le previsioni BERS sono più ottimisti, basandosi su una crescita economica del 3,1% nel 2010.

Ucraina

Il paese più colpito dalla regione sembra essere l’Ucraina. Anche qui, la crisi politica si è incrociata con la crisi economica, rispettivamente l’assenza di riforme strutturali essenziali per il normale funzionamento dello Stato ha portato a una peggiore crisi. Così, nel 2009 l’Ucraina ha una perdita economica pari al 14%. Nonostante la drammatica situazione, l’Ucraina sembra aver raggiunto il punto massimo della crisi, perché le stime degli esperti per l’anno prossimo sono ottimiste. Le previsioni del Governo ucraino stimano una crescita dell ‘1% nel 2010, mentre gli esperti internazionali sono più fiduciosi, FMI prevedendo un aumento del 2,5% e secondo la BERS l’aumento sarà del 3%.Anche in Ucraina, come in Romania, questi indicatori sarnno influenzati dalle elezioni di questo autunno, rispettivamente dalla politica economica che entrambi i paesi adotteranno dopo le elezioni.