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Abbiamo una Europa. Come precediamo?

L’Unione Europea si è nata da un sogno. Quelli che hanno messo le fondamenta erano persone con visioni ed ideali alti, come Robert Schumman, Kondrad Adenauer, Jean Monet oppure Alcide de Gasperi. Il loro sogno è stato portato più avanti di altri visionari: Edward Heath, Francois Mitterrand, Helmut Kohl oppure Jacques Delors.

Europa che loro la vogliano era una Unione dei valori, uno spazio forte ed unito in diversità.

C’è ancora Europa di oggi quella a quale hanno sognato ?

Le novità dei ultimi giorni ci rilevano informazioni scioccanti. La Grecia ha ammesso pubblicamente che ha fornito informazioni falsi all’Unione Europea . La Bulgaria gli hanno seguito nella seria degli svela menti, ammettendo che ha fornito informazioni falsi all’Unione Europea per quello che riguarda la dimensione reale del suo deficit budgetario. Certamente, nelle seguente settimane oppure mesi saranno ancora altri stati aggiunti sulla questa lista.

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L’Unione Europea si è nata da un sogno. Quelli che hanno messo le fondamenta erano persone con visioni ed ideali alti, come Robert Schumman, Kondrad Adenauer, Jean Monet oppure Alcide de Gasperi. Il loro sogno è stato portato più avanti di altri visionari: Edward Heath, Francois Mitterrand, Helmut Kohl oppure Jacques Delors.

Europa che loro la vogliano era una Unione dei valori, uno spazio forte ed unito in diversità.

C’è ancora Europa di oggi quella a quale hanno sognato ?

Le novità dei ultimi giorni ci rilevano informazioni scioccanti. La Grecia ha ammesso pubblicamente che ha fornito informazioni falsi all’Unione Europea . La Bulgaria gli hanno seguito nella seria degli svela menti, ammettendo che ha fornito informazioni falsi all’Unione Europea per quello che riguarda la dimensione reale del suo deficit budgetario. Certamente, nelle seguente settimane oppure mesi saranno ancora altri stati aggiunti sulla questa lista.

L’Unione Europea si è nata da un sogno. Quelli che hanno messo le fondamenta erano persone con visioni ed ideali alti, come Robert Schumman, Kondrad Adenauer, Jean Monet oppure Alcide de Gasperi. Il loro sogno è stato portato più avanti di altri visionari: Edward Heath, Francois Mitterrand, Helmut Kohl oppure Jacques Delors.

Europa che loro la vogliano era una Unione dei valori, uno spazio forte ed unito in diversità.

C’è ancora Europa di oggi quella a quale hanno sognato ?

Le novità dei ultimi giorni ci rilevano informazioni scioccanti. La Grecia ha ammesso pubblicamente che ha fornito informazioni falsi all’Unione Europea . La Bulgaria gli hanno seguito nella seria degli svela menti, ammettendo che ha fornito informazioni falsi all’Unione Europea per quello che riguarda la dimensione reale del suo deficit budgetario. Certamente, nelle seguente settimane oppure mesi saranno ancora altri stati aggiunti sulla questa lista.

La fiducia tra gli stati dell’Unione ha cominciato a tentennare e la disponibilità dell’accordo di sostegno tra gli stati membri si è diminuito sostanzialmente.

Nel contesto dell’attuale crisi economico globale, la solidarietà degli stati e lo sostenimento reciproco sono segni fondamentali. Il debito pubblico della maggioranza degli stati europei ha cresciuto sostanzialmente nell’ultimo anno, e questo farà la ripresa economica di questi paesi molto pesante e molto più lenta di quanto inizialmente stimato. E giusto in questo momento , quei segni fondamentali dell’Unione che li ho menzionati prima sono più fragili che mai.

È molto importante a capire perché siamo arrivati qui e specialmente come riusciremo a rivenire sullo “scambio” coretto dell’Unione. È di più che evidente che abbiamo un problema di leadership, non solo al livello degli stati membri, ma proprio al livello dell’Unione. Ho paura che saranno necessarie misure che la scuoterà dai fondamenti , per rimetterla sulle base di fiducia reciproca e valori comuni assumibili, cosi come hanno fondato inizialmente I loro fondatori .

Non è sufficiente che abbiamo riuscito a costruire un’Unione Europea. Se non sarà veramente anche una unione dei valori, rispettivo se non riusciremo a gestire questo spazio comune dai posizioni di rispetto e responsabilità, allora sarà solamente un triste accostamento dei paesi che provano a massimizzare I loro benefici.

Dunque, la provocazione è aperta. Abbiamo una Europa… Come procediamo in seguito?