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Cosa è cambiato per le società e i PFA a partire dal 1° gennaio 2023?

Numerose modifiche legislative sono state pubblicate nel gennaio 2023 durante il 2022. Vi invitiamo a scoprirle.

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Il 2022 è stato un anno ricco di cambiamenti legislativi che hanno avuto un impatto sulle imprese. Alcuni di questi cambiamenti sono in vigore dal gennaio 2023. Alcune di esse sono state addirittura annullate e modificate o addirittura completamente abrogate.

Abbiamo quindi esaminato tutte le restanti modifiche in vigore e abbiamo messo insieme un riepilogo di quelle più importanti che hanno un impatto sulle aziende o sui PFA.

Buste paga

  • Dal 1° gennaio 2023, secondo il D.D.G. n. 1.447 dell’08.12.2022, il salario minimo lordo di base per Paese garantito in pagamento è aumentato da 2.550 lei a 3.000 lei lordi al mese.
  • Il salario minimo nell’agricoltura e nell’industria alimentare rimane di 3.000 lei.
  • Con la GEO n. 168 del 08.12.2022 è stata stabilita l’estensione, con modifiche, dell’esenzione fiscale per 200 lei del salario minimo. In sostanza, 200 lei dei 3.000 lei saranno esenti da imposte (non sono dovuti l’imposta sul reddito e i contributi sociali) e si applicano se il dipendente è impiegato a tempo pieno nel luogo in cui si trova la funzione di base, fatte salve alcune condizioni stabilite dalla legge. I 200 lei non tassati saranno presi in considerazione nel calcolo della pensione del dipendente.
  • Salario minimo nell’edilizia: sempre a partire da gennaio 2023, secondo la GEO n. 168 dell’08.12.2022, il salario minimo lordo di base per Paese garantito in pagamento per il settore dell’edilizia è aumentato da 3.0000 lei a 4.000 lei lordi al mese.
  • Da gennaio 2023, i datori di lavoro avranno un’alternativa per la concessione dei buoni pasto. L’OG 16/2022 prevede che l’importo che rappresenta “il controvalore del cibo fornito dal datore di lavoro ai suoi dipendenti, persone fisiche che percepiscono un reddito da salario o assimilato al salario, fino all’importo massimo, secondo la legge, di un buono pasto/persona/giorno” sarà esente sia dall’imposta sul reddito che dai contributi sociali per pensioni, sanità e lavoro.

Altre modifiche relative alle retribuzioni e ai rapporti di lavoro:

  • il salario medio lordo per il 2023 è stato fissato a 6.789 lei;
  • Gli assegni in caso di morte avranno i seguenti valori nel 2023: in caso di morte dell’assicurato o del pensionato 6.789 lei; in caso di morte di un familiare dell’assicurato o del pensionato: 3.395 lei;
  • aumentare il contributo a carico delle imprese per i disabili, in seguito all’aumento del salario minimo;
  • si applica un nuovo massimale fino al quale possono essere concesse 7 prestazioni esenti da imposte, ovvero il 33% dello stipendio base corrispondente al lavoro svolto;
  • I libri paga saranno archiviati per 5 anni (in precedenza erano 50 anni);
  • per il 2023 è stata stabilita una quota di 100.000 nuovi lavoratori stranieri ammessi nel mercato del lavoro rumeno;
  • la tassazione dei contratti part-time è mantenuta, come stabilito dall’agosto 2022;
  • un nuovo modello quadro per i contratti individuali di lavoro sarà utilizzato a partire dal 9 dicembre 2022;
  • il periodo di congedo parentale per un genitore che non ha richiesto inizialmente questo diritto è stato esteso da almeno 1 mese ad almeno 2 mesi del periodo totale di congedo, se entrambi i genitori soddisfano le condizioni legali;
  • Le persone in congedo di maternità sono tenute a comunicare al proprio datore di lavoro l’intenzione di esercitare tale diritto almeno 10 giorni prima della fine del congedo di maternità o, a seconda dei casi, della data prevista di inizio del congedo parentale, presentando una domanda che specifichi il periodo di congedo parentale previsto;
  • se un dipendente in congedo parentale torna al lavoro, è tenuto a comunicarlo per iscritto al datore di lavoro almeno 30 giorni prima della sua intenzione di riprendere il rapporto di lavoro;
  • i datori di lavoro sono tenuti a mantenere le condizioni di lavoro e i diritti salariali di cui godevano le persone aventi diritto all’inizio o durante il congedo fino alla fine del congedo parentale;
  • le indennità di mobilità sono state eliminate dalla categoria dei redditi non imponibili perché sono incluse a certi livelli con l’indennità giornaliera. Dal 2023, rispetto agli altri 6 tipi di reddito, il limite massimo dell’indennità di mobilità è pari al 33% dello stipendio base e solo quelli che rientrano nel limite massimo rientrano nel reddito esente da imposte;
  • nel settore informatico è stata introdotta una nuova professione per la quale è prevista l’esenzione dall’imposta sui salari: l’ingegnere di sviluppo software;
  • il padre del neonato ha diritto a 10 giorni lavorativi di congedo di paternità retribuito (in precedenza 5 giorni lavorativi) – in vigore dall’agosto 2022;
  • L’indennità per il congedo di paternità viene pagata dal fondo salariale del datore di lavoro ed è pari alla retribuzione del periodo corrispondente.

Regolamenti sull’attività di un PFA:

Il massimale per la regola del reddito è ridotto da 100.000 euro a 25.000 euro a partire dal reddito 2023.

La soglia per il pagamento della CAS al PFA è fissata come segue:

  • se il reddito del PFA è compreso tra 12 e 24 salari minimi, la base di calcolo del CAS è 12 salari minimi;
  • se il vostro reddito è superiore ai 24 salari minimi, pagherete il CAS all’equivalente di 24 salari minimi.

La soglia per il pagamento della CASS a PFA è stabilita come segue:

  • se il vostro reddito è inferiore a 6 salari minimi non sarete obbligati a pagare la CASS;
  • se il vostro reddito è compreso tra 6 e 12 salari minimi, la CASS è pagabile all’equivalente di 6 salari minimi;
  • se il vostro reddito è compreso tra 12 e 24 salari minimi, dovete pagare la CASS all’equivalente di 12 salari minimi e se il vostro reddito supera i 24 salari minimi, dovete pagare la CASS all’equivalente di 24 salari minimi.

Ricordiamo che a partire da maggio 2022, l’anzianità può essere riconosciuta per i PFA, a determinate condizioni.

L’ANAF ha pubblicato il nuovo modello di dichiarazione unica dei redditi da utilizzare nel 2023 per dichiarare i redditi del 2022 e quelli stimati per il 2023.

Le norme sulle entrate per il 2023 devono essere aggiornate sul sito web dell’ANAF per ogni contea.

Cosa sta cambiando per le microimprese?

In base alle disposizioni di OG 16/2022, art. 47, paragrafo (1), lettera c), una mi-cro-impresa è la persona giuridica rumena che soddisfa le seguenti condizioni cumulative:

  • ha conseguito un reddito non superiore all’equivalente in lei di 500.000 euro. Il tasso di cambio per determinare l’equivalente in euro è quello valido alla fine dell’esercizio; il tetto di 500.000 euro si applicherà a partire dai redditi del 2023, il che significa che le società che hanno superato i 500.000 euro alla fine del 2022, ma non hanno superato il vecchio tetto di 1.000.000 euro, potranno applicare il regime delle microimprese nel 2023, se sono soddisfatte le altre condizioni;
  • ha realizzato un reddito, diverso dalla consulenza e/o dalla gestione, superiore all’80% del reddito totale; per “diverso dalla consulenza e/o dalla gestione” si intendono tutti i servizi di questo tipo, ad eccezione del codice CAEN: 6920-Attività di contabilità e revisione contabile; consulenza fiscale;
  • ha soci/azionisti che detengono più del 25% del valore/numero dei titoli azionari o dei diritti di voto in non più di tre soggetti giuridici rumeni idonei ad applicare il sistema di tassazione del reddito delle microimprese, compresa la persona che verifica il rispetto delle condizioni;
  • ha almeno un dipendente;

Altre disposizioni importanti:

  • se le società HORECA di cui al punto 42 del CG 16 ottengono nel corso dell’anno redditi da attività diverse da quelle corrispondenti ai codici CAEN di cui sopra, per i redditi da altre attività applicano il sistema di dichiarazione e pagamento dell’imposta sul reddito delle società se superano la soglia di 500.000 euro;
  • Le società dei seguenti settori non possono applicare il microregime: banche, assicurazioni e riassicurazioni, mercato dei capitali, compresa l’intermediazione in questi settori, gioco d’azzardo, esplorazione, sviluppo, sfruttamento di giacimenti di petrolio e gas;
  • vengono modificate le disposizioni relative all’inclusione dei contratti sospesi nel calcolo del numero di dipendenti. In caso di sospensione del rapporto di lavoro, la condizione relativa alla detenzione di un dipendente si considera soddisfatta se il periodo di sospensione è inferiore a 30 giorni e la situazione viene registrata per la prima volta nell’anno fiscale in questione;
  • L’imposta è dell’1% (l’aliquota del 3% è stata eliminata)

Anche l’ordine in cui sono state chiarite le microimprese che sponsorizzano e mettono in funzione l’AMEF; pertanto, esse detraggono tali importi dall’imposta al fine di applicare le agevolazioni secondo GEO 153/2020.

Dichiarazione, ritenuta e pagamento dell’imposta sui dividendi

Un’altra importante novità introdotta da OG16 / 2022 si riferisce all’aumento dell’imposta sui dividendi. Secondo queste disposizioni, l’imposta sui dividendi è stabilita applicando un’aliquota dell’8% sul dividendo lordo versato a una persona giuridica rumena.

L’imposta sui dividendi è dichiarata e versata al bilancio dello Stato, fino alla data di 25 compreso il mese successivo al mese in cui viene pagato il dividendo.

Questa disposizione ( aumento dell’imposta sui dividendi dal 5 all’8%) è valida per tutte le società, ma nel caso delle microimprese che subiranno comunque altre modifiche con un impatto fiscale negativo, avrà probabilmente un effetto più pronunciato.

Variazioni dell’aliquota IVA

A decorrere dal 01.01.2023, l’aliquota ridotta del 9% non si applica più alle bevande alcoliche e alle bevande analcoliche dei codici NC 2202 10 00 e 2202 99. Per questi, la quota del 19% sarà applicata%;

  • Un’aliquota IVA del 9% sarà applicata, invece del 5%, per l’alloggio nel settore alberghiero, servizi di ristorazione, catering;
  • Con una quota del 9%, saranno tassati i fertilizzanti chimici e i pesticidi chimici del tipo normalmente utilizzato in agricoltura;
  • Fino al 31 dicembre 2029 si applica un’aliquota IVA del 5% per la legna da ardere, sotto forma di tronchi, viti, rami o forme simili, di cui ai codici NC 4401 11 00 e 4401 12 00, consegnata a persone fisiche e giuridiche;
  • Qualsiasi persona fisica può acquistare, a partire dal 1o gennaio 2023, individualmente o congiuntamente con un’altra persona fisica / persona fisica, una singola abitazione il cui valore non superi l’importo di 600.000 lei, IVA esclusa, con un’aliquota ridotta del 5%;
  • Gli operatori del settore dei ristoranti e dei bar dovranno riflettere la punta sulla ricevuta fiscale / fattura, ma non è un vettore IVA.