Questa versione del sito web è attualmente in costruzione.

deRainfall Aprile 12, 2010

Il tasso di disoccupazione nella regione

Nell’attuale contesto europeo, le variazioni del tasso di disoccupazione sono particolarmente importanti in quanto si devono prendere decisioni per i grandi investimenti come per le piccole e medie imprese. Le previsioni sono molto triste: “Penso che non abbiamo visto la punta del tasso di disoccupazione, e questa sarà raggiunta da qualche parte nel 2010, I o II trimestre. Non credo che si raggiungerà un tasso del 10%, ma è soltanto una mia opinione “, ha detto l’economista della Banca Mondiale, Catalin Pauna.

Eccoci arrivati nel secondo trimestre del 2010 e con una panoramica del primo trimestre di quest’anno possiamo dire che le previsioni non sono affatto lontano da compiere. Se il tasso di disoccupazione in Romania per l’ultimo trimestre del 2009 era del 7,5% nel primo trimestre del 2010 ha raggiunto 8,3% a confronto del 5,6% nello stesso periodo dello scorso anno.

Read article

Nell’attuale contesto europeo, le variazioni del tasso di disoccupazione sono particolarmente importanti in quanto si devono prendere decisioni per i grandi investimenti come per le piccole e medie imprese. Le previsioni sono molto triste: “Penso che non abbiamo visto la punta del tasso di disoccupazione, e questa sarà raggiunta da qualche parte nel 2010, I o II trimestre. Non credo che si raggiungerà un tasso del 10%, ma è soltanto una mia opinione “, ha detto l’economista della Banca Mondiale, Catalin Pauna.

Eccoci arrivati nel secondo trimestre del 2010 e con una panoramica del primo trimestre di quest’anno possiamo dire che le previsioni non sono affatto lontano da compiere. Se il tasso di disoccupazione in Romania per l’ultimo trimestre del 2009 era del 7,5% nel primo trimestre del 2010 ha raggiunto 8,3% a confronto del 5,6% nello stesso periodo dello scorso anno.

Nell’attuale contesto europeo, le variazioni del tasso di disoccupazione sono particolarmente importanti in quanto si devono prendere decisioni per i grandi investimenti come per le piccole e medie imprese. Le previsioni sono molto triste: “Penso che non abbiamo visto la punta del tasso di disoccupazione, e questa sarà raggiunta da qualche parte nel 2010, I o II trimestre. Non credo che si raggiungerà un tasso del 10%, ma è soltanto una mia opinione “, ha detto l’economista della Banca Mondiale, Catalin Pauna.

Eccoci arrivati nel secondo trimestre del 2010 e con una panoramica del primo trimestre di quest’anno possiamo dire che le previsioni non sono affatto lontano da compiere. Se il tasso di disoccupazione in Romania per l’ultimo trimestre del 2009 era del 7,5% nel primo trimestre del 2010 ha raggiunto 8,3% a confronto del 5,6% nello stesso periodo dello scorso anno.

Questo vale non solo per la Romania, la stessa tendenza al rialzo la troviamo anche in Bulgaria, un altro paese della regione. Il Ministro bulgaro del Lavoro prevede un tasso di disoccupazione del 11,4% per la fine del 2010 e le previsioni non sono soltanto opinioni: per il IV trimestre del 2009 il tasso di disoccupazione è stato del 6,3% e per i primi mesi del 2010 è stato di 10,1%.

La Repubblica Moldava non ha ancora pubblicato i dati per il 2010, ma nel IV trimestre del 2009 è stato registrato un tasso di disoccupazione del 6,2% a confronto del 3,9% dello stesso periodo del 2008.

Certo, l’evoluzione della disoccupazione, indipendentemente dal paese, dipenderà dal ritmo di ripresa economica e di come le aziende hanno imparato la lezione della crisi. Ci sono alcune categorie per le quali sarà difficile trovare posti di lavoro ma sono le stesse categorie per le quali anche prima della crisi era difficile trovare, vale a dire laureati e persone provenienti da settori di attività non ristrutturati.

Secondo i dati pubblicati dall’Agenzia Nazionale per l’Occupazione in Romania, il più alto tasso di disoccupazione è stato registrato nelle contee di Vaslui, Mehedinti, Teleorman, Dolj, Ialomita, Alba e Covasna.
I tassi più bassi continuano a registrarsi in Bucureţti, Ilfov, Timis, Bihor e Cluj.

E’ importante ricordare che molte aziende hanno fatto ricorso a una delle poche misure del piano anti-crisi del governo: disoccupazione tecnica. Secondo la legge, durante il periodo di disoccupazione tecnica – che non dovrebbe superare i 90 giorni all’anno, ai dipendenti viene pagato il 75% della retribuzione, e i datori di lavoro non pagano i contributi previdenziali.

Anche se siamo, come cifre, al di sotto del tasso medio di disoccupazione nell’Unione Europea, non si deve dimenticare che la disoccupazione è una conseguenza della crisi economica, perciò la crisi esiste, ed i suoi effetti continueranno a manifestarsi nei successivi periodi.