Con gli ultimi cambiamenti fiscali sono apparse alcune nuove informazioni relative al regime delle microimprese. Queste modifiche puntano il massimale fino a quale una società dovrà pagare l’imposta sul reddito della microimprese, l’applicazione del regime anche nelle aziende dei settori oggi esclusi e l’impossibilità delle aziende con un certo capitale sociale di cambiare il regime fiscale. I recenti cambiamenti includono anche misure per combattere l’esternalizzazione dei utili realizzati dalle società multinazionali.
Secondo l’Ordinanza di Emergenza del Governo n. 79/2017, pubblicata il 10 novembre, a partire dal 1 ° gennaio 2018, aumenterà il tetto massimo fino al quale un’azienda paghera l’imposta sul redito delle micro-imprese, cioè da 500.000 euro (come è attualmente) a 1.000.000 euro. In sintesi, le societa con un redito anuale entro 1.000.000 euro non pagherano imposta sul utile, ma pagherano l’imposta di 1% sul reddito.
Con gli ultimi cambiamenti fiscali sono apparse alcune nuove informazioni relative al regime delle microimprese. Queste modifiche puntano il massimale fino a quale una società dovrà pagare l’imposta sul reddito della microimprese, l’applicazione del regime anche nelle aziende dei settori oggi esclusi e l’impossibilità delle aziende con un certo capitale sociale di cambiare il regime fiscale. I recenti cambiamenti includono anche misure per combattere l’esternalizzazione dei utili realizzati dalle società multinazionali.
Secondo l’Ordinanza di Emergenza del Governo n. 79/2017, pubblicata il 10 novembre, a partire dal 1 ° gennaio 2018, aumenterà il tetto massimo fino al quale un’azienda paghera l’imposta sul redito delle micro-imprese, cioè da 500.000 euro (come è attualmente) a 1.000.000 euro. In sintesi, le societa con un redito anuale entro 1.000.000 euro non pagherano imposta sul utile, ma pagherano l’imposta di 1% sul reddito.
Un’altra disposizione dell’Ordinanza riferisce all’eliminazione della possibilità per le imprese di applicare l’imposta sugli utili nelle società con un capitale sociale minimo di 45.000 lei. Attualmente, le aziende che hanno un capitale sociale di 45.000 lei quest’anno, o se lo completano, possono scegliere a pagare l’imposta sul utile invece del imposta sul reddito, a partire dal trimestre in cui soddisfano la condizione, ma dal 1 ° gennaio 2018 saranno costretti a tornare all’imposta sul reddito.
Anche le società bancarie, assicurative e riassicurative, i mercati dei capitali o le società di gioco d’azzardo possono essere soggette all’imposta sul reddito se non superano il massimale di 1.000.000 euro.
Inoltre, tramite l’ordinanza di emergenza del governo no. 79/2017 viene eliminato anche l’obbligo di reddito, oltre alla consulenza e alla gestione, in proporzione di almeno l’80% delle entrate totali. Pertanto, anche le aziende che ricevono la maggior parte del loro reddito dalla attività di consulenza e gestione non saranno più tenute a pagare l’imposta sul profitto in futuro, ma saranno comunque tassate sul reddito.
In aggiunta, dal 1 gennaio 2018 ci saranno imposte alcune misure per combattere l’evasione fiscale e l’elusione, che si rivolgono direttamente alle multinazionali, introducendo la Direttiva Europea per la lotta contro l’esternalizzazione degli utili delle società. Le multinazionali che finora hanno evitato di pagare le tasse in Romania non saranno più in grado di farlo applicando le seguenti misure: la limitazione della deducibilità degli interessi e la tassazione dei trasferimenti di importi alle società madri all’estero al fine di ridurre la base imponibile.