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L’emendamento al codice del lavoro prevede multe più elevate

Secondo l’ordinanza di emergenza del governo rumeno n. 117 pubblicata nella Gazzetta ufficiale il 5 ottobre 2021, sono state apportate modifiche alla legge n. 53/2003 – il codice del lavoro.

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Definizione e sanzione del “lavoro non dichiarato”: “Ai fini della presente legge, per lavoro sotto-dichiarato si intende la concessione di una retribuzione netta superiore a quella stabilita ed indicata nella busta paga e nel prospetto mensile degli obblighi di sicurezza sociale, dell’imposta sul reddito e dei registri nominali degli assicurati, presentato alle autorità fiscali. è una delle prime disposizioni di questo ordine ed è stato regolato come un reato. La concessione di una retribuzione netta superiore a quella indicata nel libro paga e nella dichiarazione mensile degli obblighi di versare i contributi sociali, l’imposta sul reddito e i conti nominali degli assicurati, trasmessa alle autorità fiscali sarà sanzionata da una multa da 8.000 lei a 10.000 lei per ogni dipendente identificato in questo caso, senza superare il valore cumulativo di 100.000 lei.

Il lavoro non dichiarato è stato ridefinito con la ricezione di un dipendente che supera l’orario di lavoro (piuttosto che “fuori orario di lavoro”) fissato in singoli contratti a tempo parziale, e la sanzione è stata aumentata. Così, l’incasso sul lavoro di uno o più dipendenti eccedente l’orario di lavoro previsto dai singoli contratti a tempo parziale sarà penalizzato con una multa che varia da 10.000 lei a 15.000 lei per ogni persona così identificata, senza superare il valore cumulativo di lei 200.000.

Il fatto che il pagamento dello stipendio è stato superato di più di un mese è stato sanzionato: “La violazione dell’obbligo da parte del datore di lavoro (…) da parte di più di un mese dopo il termine di pagamento dello stipendio fissato nel contratto di lavoro individuale sarà penalizzata da una multa che va da 5.000 lei a 10.000 lei per ogni persona che non è stato pagato lo stipendio, ad eccezione dei casi in cui il datore di lavoro è soggetto alla legge 85/2014 sulla prevenzione dell’insolvenza e sulle procedure di insolvenza. Questa disposizione di una sanzione per il mancato pagamento dei salari entro un mese dal periodo fissato nel contratto individuale di lavoro è nuovo e sostiene il dipendente in questa situazione, il datore di lavoro è tenuto a pagare lo stipendio entro il termine stabilito nel presente ordine.

Il termine per la compensazione del lavoro straordinario mediante giorni retribuiti è stato prorogato da 60 a 90 giorni per evitare di bloccare l’occupazione degli operatori economici e garantire che la loro attività sia svolta in buone condizioni.

Questa ordinanza per il completamento e la modifica del codice del lavoro è entrata in vigore il 5 ottobre 2021, fatta eccezione per le disposizioni sui reati e le relative sanzioni, che entrano in vigore il 20 ottobre 2021.