Sebbene la Romania sia il paese dell’UE con il minor numero di dipendenti che lavorano su base di telelavoro, la situazione potrebbe presto cambiare grazie al sostegno statale attraverso le nuove normative fiscali.
La modifica di dicembre della legge 227/2015 – il codice fiscale prevede che la lista dei redditi non imponibile sia completata dagli importi concessi ai dipendenti che operano su base di telelavoro al fine di sostenere le spese di servizio nel luogo in cui i dipendenti sono attivi, come l’elettricità, il riscaldamento, l’acqua e l’abbonamento dati, e l’acquisto di mobili e attrezzature per ufficio fino a 400 lei al mese.
Vi proponiamo di approfondire alcuni importanti elementi dell’applicazione del presente regolamento.
- la regolamentazione non è vincolante per i datori di lavoro che hanno dipendenti che lavorano su base di telelavoro e fissa il limite massimo, il che significa che l’importo cui ci riferiamo può essere inferiore a 400 lei/mese;
- lo scopo di questo aiuto è di sostenere le spese di servizio nel luogo in cui lavorano i dipendenti, come l’elettricità, il riscaldamento, l’acqua e la sottoscrizione di dati, e l’acquisto di mobili e attrezzature per ufficio;
- l’aiuto può essere concesso unicamente ai dipendenti che lavorano come persona di telelavoro in conformità della legge; il massimale, le modalità e la struttura di tale sostegno devono essere stabiliti nel contratto di lavoro del lavoratore o mediante un atto aggiuntivo al contratto individuale;
- l’importo effettivo che il dipendente riceverà deve essere calcolato allineando il massimale con il numero di giorni nel mese in cui il dipendente è stato impegnato in un’attività di telelavoro;
- il dipendente non è tenuto a fornire documenti giustificativi;
- gli importi ricevuti sono spese deducibili per il datore di lavoro e sono redditi non imponibili per il dipendente. Nessun contributo sociale sarà calcolato e trattenuto per tali benefici per i dipendenti;
- l’esenzione fiscale per tali importi si applica con effetto dalle entrate relative al gennaio 2021;
- gli importi attribuiti ai dipendenti a norma del presente titolo, anche se disciplinati dal contratto di lavoro individuale o dall’atto aggiuntivo, non sono comunicati nell’ambito del Revisal e non sono presi in considerazione nel determinare altri diritti retributivi, ad es. nel calcolo di qualsiasi importo di quote o quote.
A fini di chiarezza, trasparenza nel caso dei controlli ANAF e facilità di attuazione, raccomandiamo che le società che hanno dipendenti che lavorano su accordi di telelavoro e vogliono concedere tali strutture, stabiliscono nelle norme interne l’importo massimo che può essere concesso, i criteri di concessione e le modalità di versamento dell’aiuto.
Siamo tentati di credere che il telelavoro diventerà normale per la Romania anche dopo la crisi sanitaria causata dalla pandemia che stiamo attraversando, e i datori di lavoro saranno incoraggiati a trovare soluzioni per ottenere il maggior numero possibile di dipendenti in questo regime di lavoro.