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I contratti di lavoro possono essere firmati elettronicamente

Legge n. 53/2003 – il codice del lavoro sarà integrato da una serie di disposizioni che consentiranno l’uso della firma elettronica alla conclusione del contratto di lavoro individuale e gli atti aggiuntivi.

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La necessità di razionalizzare i rapporti di lavoro, semplificare le procedure delle risorse umane, così come la necessità di adattarsi alle nuove tecnologie, ha determinato il Ministero del Lavoro per avviare una proposta legislativa che regola la capacità del datore di lavoro di utilizzare la firma elettronica qualificata alla conclusione del contratto di lavoro individuale e successivamente degli atti aggiuntivi.

Il progetto di ordinanza di emergenza che è stato pubblicato sul Ministero del Lavoro per il dibattito pubblico in 14.10-23.10.2020, stabilisce che la legge 53/2003 – il codice del lavoro sarà integrato da una serie di disposizioni che consentiranno l’uso della firma elettronica alla conclusione del contratto di lavoro individuale e le modifiche.

Ciò significa che i dipendenti possono ottenere la firma elettronica tramite fornitori di servizi autorizzati, che utilizzeranno in relazione al datore di lavoro.

Pertanto, secondo il progetto, “le parti del contratto di lavoro individuale possono scegliere di utilizzare la firma elettronica qualificata per redigere tutti gli atti/ I documenti nel settore dei rapporti di lavoro derivanti dalla conclusione del contratto di lavoro individuale, durante la sua esecuzione o alla risoluzione del contratto, alle condizioni stabilite nel contratto di lavoro individuale, nel regolamento interno e/o nel contratto di lavoro collettivo applicabile secondo la legge.

Questa disposizione è facoltativa, per cui le parti possono, se lo desiderano, rimanere fedeli al sistema burocratico esistente.

L’archiviazione da parte del datore di lavoro dei documenti risultanti dal rapporto di lavoro può essere effettuata in formato elettronico o cartaceo, nel rispetto delle norme sulla riservatezza dei dati personali.

I datori di lavoro sfrutteranno certamente questa opportunità, soprattutto nei settori in cui viene utilizzato il telelavoro. Per quanto riguarda l’archiviazione dei documenti generati nei rapporti di lavoro elettronici, solo del migliore. Resta da vedere cosa saremo in grado di fare con i documenti attualmente in vigore in forma cartacea.

Il progetto di decreto comprende anche alcune aggiunte sul telelavoro (dettagli qui) e sulla legge sulla sicurezza e la salute sul lavoro (dettagli qui).

Speriamo che questa proposta del Ministero del Lavoro sarà attuata il più presto possibile nel decreto approvato dal governo rumeno, e datori di lavoro saranno aperti ad attuare le nuove soluzioni, anche se richiederanno qualche sforzo da parte loro.