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Liquidazione della disoccupazione tecnica per le imprese colpite dalla guerra

La soluzione della disoccupazione tecnica per le aziende colpite dalla guerra può essere fatta dopo il 1 º maggio, quando le prime domande possono essere presentate.

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L’atto normativo che istituisce un aiuto per i datori di lavoro direttamente o indirettamente colpiti dalla guerra innescata dalla Russia in Ucraina è entrato in vigore l’8 aprile, e saranno formalizzati i modelli di documenti da presentare dalle aziende per la risoluzione della disoccupazione tecnica.

OUG 36/2022 prevede che, fino al 31 dicembre 2022, per beneficiare del regolamento di disoccupazione tecnica concesso ai dipendenti:

  • i datori di lavoro direttamente interessati dall’impossibilità di effettuare transazioni commerciali con aziende provenienti da Ucraina, Russia e Bielorussia (che producono, importano, esportano, immagazzinano, trasportano o commercializzano prodotti o parti di essi o forniscono servizi), a seguito degli effetti del conflitto armato in Ucraina, che registra un calo dei ricavi di almeno il 20% rispetto ai ricavi realizzati nel gennaio 2022 o alle entrate effettuate nello stesso mese del 2021, rispetto al mese per il quale viene richiesta l’indennità;
  • datori di lavoro soggetti a sanzioni internazionali che hanno imposto misure restrittive in relazione ad azioni che minano o minacciano l’integrità territoriale, sovranità e indipendenza dell’Ucraina e che hanno i loro fondi o risorse economiche bloccate per ordine del presidente dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione fiscale (ANAF);
  • i datori di lavoro indirettamente colpiti, vale a dire coloro che hanno rapporti contrattuali con altri datori di lavoro in Romania che sono direttamente interessati dall’impossibilità di effettuare transazioni commerciali con aziende provenienti da Ucraina, Russia e Bielorussia, a seguito della guerra.

Finché questi datori di lavoro sospendono temporaneamente il contratto di lavoro individuale dei dipendenti concederanno loro la disoccupazione tecnica, e saranno in grado di chiedere allo Stato un risarcimento massimo del 75% dello stipendio base del lavoro occupato da ciascun dipendente, entro il limite del 75% del salario lordo medio nel 2022, rispettivamente 4,571 lei.

Le imprese interessate a questo aiuto di Stato dovranno presentare una serie di documenti elettronicamente alle agenzie di collocamento territoriali, ma il cui modello non è ancora stato approvato. Inoltre, dovrà essere presentato anche il saldo delle entrate e delle spese relative al mese per il quale è richiesta l’indennità e, se del caso, la copia dell’ordine di blocco dei fondi o delle risorse economiche nel campo delle sanzioni internazionali emesse dall’ANAF.

I documenti devono essere presentati nel mese in corso per il pagamento dell’indennità del mese precedente, in modo che solo dopo il 1 º maggio, le prime domande per il regolamento della disoccupazione tecnica possono essere presentate. Il pagamento da parte delle agenzie di collocamento sarà effettuato entro 15 giorni dalla presentazione dei documenti, e i datori di lavoro sono tenuti a pagare i dipendenti i diritti dovuti entro tre giorni lavorativi dal ricevimento degli importi, da cui trattenere e trasferire l’imposta sul reddito, contributi sanitari e pensioni. Per questi benefici, il contributo di assicurazione del lavoro non sarà dovuto.