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Modifiche al salario minimo dal 1° ottobre 2023

Dal 1° ottobre 2023, lo stipendio base minimo lordo garantito in pagamento passa da 3.000 lei a 3.300 lei lordi al mese.

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A partire dal 1° ottobre 2023, secondo il D.D.G. n. 900 del 28.09.2023, lo stipendio base minimo lordo per Paese garantito in pagamento passa da 3.000 lei a 3.300 lei lordi al mese, per un orario di lavoro normale di 165,333 ore al mese, pari a 19,960 lei/ora. Questo cambiamento rappresenta un aumento del 10% rispetto a settembre 2023, il salario netto corrispondente sarà di 2.079 lei con un aumento di 181 lei rispetto a settembre 2023.

Secondo il Ministero del Lavoro, l’aumento del salario minimo di base a 3.300 lei andrà a beneficio di circa 1,5 milioni di dipendenti, pari a circa il 28% del numero totale di lavoratori attivi.

Secondo la decisione, le disposizioni non si applicano al settore agricolo e all’industria alimentare. Il salario minimo nell’edilizia rimane a 4.000 lei lordi (3.150 lei netti), mentre il salario minimo nell’agricoltura e nell’industria alimentare rimane a 3.000 lei lordi (2.362 lei netti).

Non dimentichiamo che l’aumento del salario minimo lordo di base del Paese ha sempre un impatto molto più complesso, con un effetto boomerang per l’intera economia. L’aumento del salario minimo lordo di base si ripercuote anche su altri obblighi legati a questo salario: il contributo per le persone disabili non retribuite, la base annuale per il calcolo dei contributi previdenziali per le persone che percepiscono redditi da lavoro autonomo/diritti di proprietà intellettuale, il massimale dei contributi previdenziali e sanitari a carico delle persone che percepiscono redditi non da lavoro dipendente, ecc.