Questa versione del sito web è attualmente in costruzione.

Modifiche legislative relative ai contratti di lavoro e calcolo stipendi dal 2018

 L’Ordinanza n. 79/2017 riguardando la modifica del Codice Fiscale approvata dal Governo nel 08.11.2017 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 10.11.2017. Questo porta importanti novità sia per i dipendenti che per i datori di lavoro.

La modifica principale riguarda il trasferimento dei contributi dal datore di lavoro al dipendente. Su un totale di 9 contributi calcolati e versati oggi dai datori di lavoro e dipendenti, a partire da 2018, ci saranno solo 3 contributi, ossia:

Read article

 L’Ordinanza n. 79/2017 riguardando la modifica del Codice Fiscale approvata dal Governo nel 08.11.2017 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 10.11.2017. Questo porta importanti novità sia per i dipendenti che per i datori di lavoro.

La modifica principale riguarda il trasferimento dei contributi dal datore di lavoro al dipendente. Su un totale di 9 contributi calcolati e versati oggi dai datori di lavoro e dipendenti, a partire da 2018, ci saranno solo 3 contributi, ossia:

 L’Ordinanza n. 79/2017 riguardando la modifica del Codice Fiscale approvata dal Governo nel 08.11.2017 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 10.11.2017. Questo porta importanti novità sia per i dipendenti che per i datori di lavoro.

La modifica principale riguarda il trasferimento dei contributi dal datore di lavoro al dipendente. Su un totale di 9 contributi calcolati e versati oggi dai datori di lavoro e dipendenti, a partire da 2018, ci saranno solo 3 contributi, ossia:

  • contributo pensionistico in condizioni normali CAS – 25%
  • assicurazione sanitaria CASS – 10%
  • contributo assicurativo di lavoro CAM – 2,25%

I primi due contributi saranno conservati dal datore di lavoro per conto del dipendente ed il terzo, che riassume i rischi di disoccupazione, incidenti sul lavoro, congedo malato, reclami di stipendio, è responsabilità del datore di lavoro. Gli importi corrispondenti per questi contributi saranno comunque calcolati e pagati dal datore di lavoro, come attualmente.

In altre parole, il livello dei contributi diminuisce di 2 punti percentuali, rispettivamente, dal totale contributi 39,25% versati oggi per un salario lordo, dal 2018 sarà pagato un totale di 37,25% (35% per conto del dipendente e 2,25% dei contributi per conto del datore di lavoro).

Anche se apparentemente parliamo di una diminuzione percentuale (sia per i contributi che per l’imposta sul reddito), a causa del fatto che le imposte sono diverse (applicate su base diversa), non avremo effettivamente un calo dell’onere fiscale salariale. Se la società si propone di mantenere lo stesso livello di reddito netto dei dipendenti, il costo dipendente sarà lo stesso (con variazioni di solito non superiori allo 0,2% +/-).

Allo stesso tempo, dal 1 ° Gennaio 2018, anche i contributi pensionistici nel caso di lavori in condizioni speciali o particolari sono ridotti come segue:

  • per condizioni speciali di lavoro particolari il contributo diminuisce dal 31,3% al 29%
  • per condizioni particolari di lavoro il contributo diminuisce dal 36,3% al 33%

Un’altra modifica è la riduzione dell’imposta sul reddito dal 16% al 10%. Ciò vale non solo per i dipendenti, ma anche per altre categorie di persone e redditi: pensionati, persone autorizzate, diritti d’autore, singoli armadi, affitti, interessi, premi, attività agricole, locazioni, investimenti e proventi da altre fonti.

Saranno influenzati negativamente da questi cambiamenti soprattutto i dipendenti del settore informatico, attualmente esenti dall’imposta sul reddito. Se i datori di lavoro vogliono mantenere il salario netto corrente per questi dipendenti dovranno aumentare i costi salariali per questi con circa il 6,7%.

Altre modifiche introdotte dall’Ordinanza n.79 / 2017 sono gli aumenti della deduzione personale per i dipendenti con salari bassi. La deduzione personale è concessa a soggetti con un reddito mensile lordo fino a 1950 lei, come segue:

  • per i dipendenti che non hanno delle persone dipendenti la deduzione sarà di 510 lei
  • per 1 persona dipendente la deduzione sarà di 670 lei
  • per 2 persone dipendenti la deduzione sarà di 830 lei
  • per 3 persone dipendenti la deduzione sarà di 990 lei
  • per i dipendenti con 4 o più persone dipendenti la deduzione sarà di 1310 lei

Per i dipendenti che guadagnano un reddito lordo mensile tra 1951 lei e 3600 lei, le deduzioni personali sono degressive rispetto a quelle di sopra. Per un stipendio lordo superiore a 3.600 lei non viene concessa nessuna deduzione.

Il salario minimo lordo sull’economia sarà aumentato a partire dal 1 ° gennaio 2018 da 1450 lei a 1900 lei, un tale incremento essendo dovuto al trasferimento dei contributi alla remunerazione esclusiva del dipendente, rispettivamente il salario netto del dipendente non registra un reale aumento grazie a questa modifica.

Con l’aumento del salario minimo a 1900 lei lo stipendio medio lordo a livello nazionale dovrebbe essere pari a 3840 lei. Ciò influirà anche il calcolo di alcuni indicatori, vale a dire la base di calcolo per alcune categorie di ammende o indennità, rispettivamente determinati contributi (ad es. Contributo sanitario a persone non assicurate, ecc.).