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70 lei in più al salario minimo dal 1 gennaio 2021

Il nuovo anno inizia in Romania con un aumento del salario minimo nell’economia.
La misura per aumentare il salario minimo sarà certa dopo il 6 gennaio.

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Il nuovo anno inizia in Romania con un aumento del salario minimo nell’economia.

La misura dell’aumento del salario minimo sarà certa dopo il 6 gennaio, quando il governo adotta per decisione il progetto di sollevare attualmente in discussione pubblica sul sito web del Ministero del Lavoro e della Protezione Sociale.

Secondo tale progetto, a decorrere dal 1o gennaio 2021, il salario minimo di base lordo per paese garantito, di cui all’articolo 164 (1) della legge 53/2003 – Codice del lavoro, ripubblicato, con successive modifiche e aggiunte, deve essere determinato in contanti, senza contare le maggiorazioni e altre aggiunte, per un importo di 2.300 lei al mese, per un orario di lavoro normale in media di 169.333 ore al mese, pari a 13.583 lei per ora.

L’eccezione riguarda il personale di grado per il quale è fissato il livello di istruzione superiore, che abbia lavorato per almeno un anno nel settore dell’istruzione superiore, qualora lo stipendio base minimo lordo per paese garantito in pagamento, escluse le indennità e le altre aggiunte, rimane a 2.350 lei al mese per un normale orario di lavoro di 169.333 ore in media al mese, pari a 13.878 lei all’ora.

La misura si rivolge a circa 1,4 milioni di dipendenti che riceveranno 70 lei in più per il salario lordo.

Non siamo in grado di contraddire gli specialisti che hanno motivato questa decisione e hanno stimato che essa avrà effetti positivi sulla crescita economica stimolando l’occupazione, aumentando il potere d’acquisto dei lavoratori e riducendo il lavoro sommerso.

Tuttavia, nutriamo dubbi sul fatto che i 70 lei supplementari per il salario lordo, che in realtà significa 40 lei per il salario netto, saranno in grado di aiutare troppo i dipendenti, in quanto i dipendenti non sono pagati dallo stato, ma abbiamo ragione di credere che indurranno i datori di lavoro a ridurre gli altri costi salariali in modo che in totale mantengano il livello dei bilanci del personale già approvato per il 2021.

L’impatto positivo sarà più nelle tasche dello stato che nelle tasche dei dipendenti, in quanto con questo aumento:

  • si aumenta il contributo per i disabili non occupati in quanto tale calcolo si riferisce al salario minimo;
  • la base annuale per il calcolo del contributo sociale per i diritti di proprietà intellettuale/autonomi sarà modificata;
  • il massimale sarà aumentato in base al quale le persone fisiche che percepiscono redditi non salariali versano contributi sociali e sanitari;
  • aumenteranno le regole di reddito per i redditi da lavoro autonomo imposte sulla base delle regole di reddito.

Pertanto, mentre la misura dell’aumento del salario minimo interesserà molteplici settori di attività come il commercio, i trasporti e le piccole e medie imprese, e porterà a un aumento dei costi del lavoro e a una diminuzione della redditività, Resta da vedere se questa misura sia un buon passo verso l’innalzamento del tenore di vita e la riduzione delle disparità sociali.