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Secondo la legge n. 172/2020 (che si applica sia ai datori di lavoro rumeni che inviano i loro dipendenti nell’Unione Europea (UE) sia ai datori di lavoro dell’UE che inviano dipendenti in Romania), sono emersi nuove regole che obbligano i datori di lavoro a fornire informazioni supplementari ai dipendenti distaccati al di fuori della Romania, che in precedenza non erano stati obbligati a fornire:

  • la retribuzione spettante al lavoratore, in conformità con legislazione del paese di arrivo;
  • l’importo della retribuzione corrisposta durante il periodo di distacco, con una distinta dichiarazione dell’indennità specifica di distacco (se tale indennità è concessa);
  • le spese di distacco (trasporto, alloggio, ecc.) e le modalità di concessione o di rimborso (precisare se si tratta di vitto, alloggio o trasporto);
  • link al sito Internet unico nazionale creato dal paese in cui lavorerà durante il periodo di distacco.

Ciò che è importante notare è che tutte queste informazioni devono essere fornite in forma scritta prima della data di distacco, nella quale il dipendente deve trovare anche i dettagli dal codice di lavoro sulla situazione in cui deve lavorare all’estero:

  • la durata del periodo di lavoro;
  • la valuta in cui saranno pagati i diritti salariali e le modalità di pagamento;
  • le prestazioni in denaro e/o in natura connesse durante l’attività;
  • le condizioni climatiche;
  • le principali norme di diritto del lavoro di quel paese;
  • le usanze locali, il mancato rispetto delle quali metterebbe in pericolo la sua vita, libertà o sicurezza personale.

Tuttavia, c’è un’eccezione a questo obligo, nel caso di viaggi di durata inferiore o uguale a 7 giorni consecutivi. I dipendenti che si trovano in una situazione del genere non dovrebbero pertanto essere informati su:

  • lo stipendio cui hanno diritto, conformemente alla legislazione del paese di arrivo;
  • il link al sito ufficiale unico nazionale creato dal paese in cui lavorerà durante il periodo di distacco.

La legge n. 172/2020 prevede anche multe per i datori di lavoro che non adempiono a tali obblighi, che vanno da 10.000 a 20.000 lei.