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deFlorina Babau Dicembre 22, 2022

Le variazioni del salario minimo nel 2023

A decorrere dal 1 gennaio 2023, lo stipendio base lordo minimo garantito per paese aumenta.

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Dal 1 º gennaio 2023, secondo GD n. 1.447 del 08.12.2022, lo stipendio base lordo minimo per paese garantito nei pagamenti aumenta da 2.550 lei a 3.000 lei lordi al mese, per un normale orario di lavoro in media 165.333 ore al mese, che rappresentano in media 18,145 lei / ora. Questa variazione rappresenta un aumento lordo del 17,6% rispetto al 2022, il relativo stipendio netto sarà di 1.863 lei rispetto a 1.524 lei, cioè con 339 lei netti in più rispetto a oggi. In questo contesto, le aziende sosterranno un costo salariale di 3.063 lei, rispetto a 2.607 lei come oggi.

Con GEO n. 168 del 08.12.2022, è stata stabilita l’estensione con modifiche dello strumento fiscale riguardante l’esenzione fiscale per 200 lei dal salario minimo. In pratica, 200 lei dei 3.000 lei saranno esenti da imposte ( nessuna imposta sul reddito e contributi sociali ) sono dovuti e si applicano se i dipendenti sono a tempo pieno nel luogo in cui la funzione di base è, nel rispetto di determinate condizioni previste dalla legge. I 200 lei non tassati saranno presi nel calcolo della pensione dei dipendenti.

Condizioni cumulative per l’applicazione dell’esenzione:

  • il livello dello stipendio base mensile lordo stabilito in base al contratto di lavoro individuale, esclusi i bonus e altre maggiorazioni, è pari al livello dello stipendio lordo minimo per paese garantito in pagamento, in vigore nel mese al quale si riferisce il reddito. Attenzione – se tra la data di entrata in vigore dell’ordinanza di emergenza e il 31 dicembre 2023, il livello dello stipendio base mensile lordo stabilito dal contratto di lavoro individuale è ridotto, l’esenzione non può essere applicata;
  • il reddito lordo realizzato da stipendi e assimilati a stipendi, basato sullo stesso contratto di lavoro individuale, per lo stesso mese, non supera il livello di 4.000 lei incluso.

L’importo di 200 lei è ridotto a seconda:

a) il periodo del mese in cui lo stipendio base mensile nel contratto di lavoro individuale è mantenuto al livello dello stipendio minimo lordo per paese garantito nel pagamento

b) la data a partire dalla quale i nuovi dipendenti sono occupati a un livello di retribuzione mensile pari al livello di retribuzione minima lorda per paese garantito nel pagamento

c) la frazione del mese per il quale il reddito da stipendi è determinato e assimilato alle retribuzioni

d) la data a partire dalla quale cessa il contratto di lavoro individuale

Secondo il Ministero del Lavoro, circa 2,1 milioni di dipendenti beneficeranno dell’aumento dello stipendio base minimo a 3.000 lei.

    Salario minimo nel settore agroalimentare

Nel settore agroalimentare, lo stipendio base lordo minimo garantito per paese rimane lo stesso ( 3.000 lei lordi ) per i dipendenti che beneficiano di esenzioni fiscali applicate a questo settore dal giugno 2022. Il dipendente senza dipendenti riceve uno stipendio netto di 2.362 lei. Ricordiamo che nel settore agroalimentare l’imposta sul reddito, il contributo sanitario e, facoltativamente, il secondo pilastro pensionistico non sono pagati.

Con GEO n. 168 del 08.12.2022, i dipendenti dell’agricoltura e dell’industria alimentare che non beneficiano delle agevolazioni fiscali specifiche per il settore previste dalla legge 135/2022, beneficeranno del salario minimo per economia di 3,000 lei lorde, con esenzione fiscale per 200 lei in caso di rispetto delle condizioni sopra specificate. Così, il dipendente nel settore agroalimentare, senza dipendenti, riceve uno stipendio netto di 1.863 lei.

     Salario minimo nel l’edilizia

Dal 1 º gennaio 2023, secondo GEO n. 168 del 08.12.2022, lo stipendio base lordo minimo lordo per paese garantito in pagamento per il settore delle costruzioni aumenta da 3.000 lei a 4.000 lei lordi mensili, per un normale orario di lavoro in media 165,333 ore al mese, che rappresentano in media 24,194 lei / ora. Questa variazione rappresenta un aumento lordo di oltre il 33% rispetto al 2022, il relativo stipendio netto sarà di 3.150 lei rispetto a 2.362 lei, cioè con 788 lei netti in più rispetto ad oggi. L’aumento si applica per il periodo dal 1o gennaio 2023 – 31 dicembre 2028. In questo contesto, le aziende sosterranno un costo salariale di 4.013 lei, rispetto a 3.010 lei come oggi.

Ricordiamo che nel settore delle costruzioni l’imposta sul reddito, il contributo sanitario e, facoltativamente, il secondo pilastro pensionistico non sono pagati. Nel caso di imprese di costruzione che violano l’obbligo di aumentare il salario minimo da 3.000 lei a 4.000 lei dal 2023, le agevolazioni fiscali specifiche per lo stipendio del settore delle costruzioni andranno perse, e le aziende saranno anche multati contravvenzione con importi tra 300 lei – 2.000 lei per ogni caso.

L’aumento del salario minimo lordo di base nel paese ha sempre un effetto boomerang per l’intera economia, influenzando altri obblighi relativi a questo stipendio: il contributo per le persone con disabilità non classificate, la base annuale per il calcolo dei contributi previdenziali per le persone che percepiscono redditi da lavoro autonomo / diritti di proprietà intellettuale, il massimale in base al quale gli individui che non ottengonoi redditi da lavoro dipendente hanno l’obbligo di versare contributi previdenziali e previdenziali, ecc.