Questa versione del sito web è attualmente in costruzione.

deRainfall Marzo 16, 2008

Onda verde per i fondi europei in agricoltura

Cominciando con la data di 03 marzo 2008 sono state lanciate le prime misure di investimenti a forte impatto sulla ristrutturazione dell’agricoltura, del settore alimentare e dello spazio rurale. Queste misure hanno condizioni simili a quelle del Programma SAPARD, e sono aspettate dalla gran parte dei possibili beneficiari, ed hanno preparato il quadro istituzionale e legislativo d’implementazione.

Praticamente le societa che sviluppano la loro attivita nel settore agricolo e anche gli altri richiedenti eligibili possono gia consegnare dei progetti per essere approvati per le tre misure attive relative all’investimenti in agricoltura: nelle ferme, nelle societa di trasformazione e nello sviluppo dell’infrastruttura rurale.

Read article

Cominciando con la data di 03 marzo 2008 sono state lanciate le prime misure di investimenti a forte impatto sulla ristrutturazione dell’agricoltura, del settore alimentare e dello spazio rurale. Queste misure hanno condizioni simili a quelle del Programma SAPARD, e sono aspettate dalla gran parte dei possibili beneficiari, ed hanno preparato il quadro istituzionale e legislativo d’implementazione.

Praticamente le societa che sviluppano la loro attivita nel settore agricolo e anche gli altri richiedenti eligibili possono gia consegnare dei progetti per essere approvati per le tre misure attive relative all’investimenti in agricoltura: nelle ferme, nelle societa di trasformazione e nello sviluppo dell’infrastruttura rurale.

Cominciando con la data di 03 marzo 2008 sono state lanciate le prime misure di investimenti a forte impatto sulla ristrutturazione dell’agricoltura, del settore alimentare e dello spazio rurale. Queste misure hanno condizioni simili a quelle del Programma SAPARD, e sono aspettate dalla gran parte dei possibili beneficiari, ed hanno preparato il quadro istituzionale e legislativo d’implementazione.

Praticamente le societa che sviluppano la loro attivita nel settore agricolo e anche gli altri richiedenti eligibili possono gia consegnare dei progetti per essere approvati per le tre misure attive relative all’investimenti in agricoltura: nelle ferme, nelle societa di trasformazione e nello sviluppo dell’infrastruttura rurale.

Unitamente all’approvazione del Programma Nazionale di Sviluppo Rurale, Romania riceverà dalla parte dell’Unione Europea un primo anticipo del 3,5% del valore complessivo stanziato, di circa 8 miliardi di Euro, per iniziare le prime azioni di finanziamento.

Profilo della Romania:

  • Territorio: 238 000 km2 (il 6% della superficie dell’UE, il secondo stato membro dal punto di vista della grandezza – dopo Polonia)
  • PIL: il 34% della media EU-25 (le cifre dal 2005) (Lo stesso rappresenta <1% del PIL totale dell’UE.)
  • Popolazione: 21 milioni
  • Zone rurale: il 87,1% del territorio, e il 45,1% della popolazione (in conformità alla definizione degli stessi al livello nazionale). Utilizzando la definizione standard dell’OCDE, per poter permetterci la comparazione con altri stati membri, la Romania appare come avente una popolazione rurale molto più numerosa della media.
  • Settore agricolo: il settore agricolo è più importante che nella maggiorità degli atri stati membri, visto che il 32% della popolazione lavora nell’agricoltura e silvicoltura, la loro contribuzione rappresentando il 12,1% del PIL nell’anno 2006 (il 13,6% al VAL totale). Con tutto questo, la produttività è molto ridotta (un indice di questo fatto lo costituisce il rapporto di 63 UMA/100 ha tra la forza di lavoro utilizzata e la superficie colta), ed il deficit della bilancia commerciale nel dominio dei prodotti agro-alimentari continua ad aumentarsi (1,3 miliardi euro nell’anno 2005).
  • In Romania l’agricoltura è caratterizzata, principalmente, dalla sua struttura duale: un numero ridotti di persone giuridiche, la maggiorità tra di loro essendo grandi fattorie tipo commerciale (18 263 tali fattorie, aventi una superficie media di 269 ha, totalizzando il 34,5% del SAU), fatto che significa che meno del 0,5% di sfruttamenti costituiscono più di un terzo del SAU, ed il rimanente del 99,5% rappresenta due terzi del SAU. Circa 3 milioni di sfruttamenti che coprono circa 30% dai terreni agricoli vengono considerati come praticando, esclusivamente, un’agricoltura di sussistenza.
  • SAU: 14,7 milioni ha (il 61,8% della superficie totale del paese). Terreno arabile (il 63,9% – colture principali: cereali, oleaginosi; fienili 33%; allevamento dei bovini, ovini e suini ha luogo, principalmente, presso le fattorie di dimensioni ridotte.
  • Silvicoltura: 6,7 milioni ha (il 28,3% della superficie totale del paese). Si caratterizza tramite la frammentazione della proprietà in seguito alla restituzione dei terreni nazionalizzati, fatto che grava sulla gestione corretta dei boschi.
  • Industria alimentare: più di 11 000 società, che rappresenta il 7% del VAL nazionale, ed offre posti di lavoro per il 3,5% della popolazione attiva. Solo l’1% tra le imprese hanno più di 250 dipendenti, e due terzi tra le stesse sono micro-imprese aventi meno di 9 dipendenti. Uno tra i problemi essenziali è il rispetto degli standard UE.
  • Industria di lavorazione del legno: contribuisce con il 3,5% del PIL, ed offre posti di lavoro per 84 000 persone.
  • Le zone montagnose rappresentano il 30% del territorio nazionale. Altre zone sfavorite rappresentano il 12% del territorio nazionale, compresa la Riserva della Biosfera Delta del Danubio. Complessivamente, le Zone Sfavorite rappresentano il 42% del territorio nazionale (il 34,5% del SAU).
  • Romania gode di un ambiente naturale ricco, e di una grande biodiversità, includendoci i Monti Carpati, la Riserva della Biosfera Delata del Danubio, e di 300 000 ha di boschi vergini. Gli ecosistemi naturali e seminaturali rappresentano circa il 47% del territorio nazionale. Circa 2,4 milioni ha dei fienili seminaturali del paese sono classificati come zone a valore naturale importante (VNI).
  • Le zone rurali si caratterizzano tramite una popolazione dispersa, e un’infrastruttura di qualità molto bassa (solo il 33% dei residenti delle zone rurali sono collegati alla rete di acqua, solo il 10% al sistema di fognatura, e solo il 10% delle vie rurali godono di una qualità idonea). L’infrastruttura sociale basilare (il sistema sanitario e d’insegnamento, la rete finanziaria e di accreditamento, ecc.) è, inoltre, molto più meno sviluppata che nelle zone urbane. Questi fattori affliggono la qualità della vita nelle zone rurali, impediscono lo sviluppo economico, aumentano la migrazione da villaggio verso la città , ed esacerbano i problemi di salute e di ambiente. L’economia rurale è, in grande parte, dipendente dell’agricoltura e della silvicoltura, le attività alternative essendo molto debolmente rappresentante, ed i livelli di reddito essendo più ridotti che nelle zone rurali.

Strategia scelta, corrispondente a questo profilo:

In base alle provocazioni essenziali individuate, alle Orientazioni strategiche della Comunità (OSC), e agli obiettivi da Lisbona e da Göteborg, sono stati definiti i seguenti obiettivi generali:

  • agevolazione della trasformazione e dell’ammodernamento dei settori di produzione e di lavorazione dall’agricoltura e dalla silvicoltura, miglioramento della competitività, e assicurazione della durevolezza dell’ambiente;
  • mantenimento e consolidazione dell’ambiente rurale;
  • agevolazione della circolazione della forza di lavoro dall’agricoltura verso altri settori, ed assicurazione di condizioni economici e sociali idonee per la popolazione rurale.

Budget totale e pondo del finanziamento UE (espresso in EUR)

Asse Spese pubbliche totali
Asse 1 3.967.311.581
Asse 2 2.293.413.375
Asse 3 2.473.739.880
LEADER 235.074.871
Assistenza tecnica 376.119.793
Supplementi ai pagamenti diretti * 625.136.100
Total: 9.970.795.600

* Misura prevista nel Trattato di aderimento della Bulgaria/Romania per il periodo 2007-2009

Obiettivo generale del programma di sviluppo rurale in questo paese

Il Programma di Sviluppo rurale si concentra su tre provocazioni essenziali: la trasformazione e l’ammodernamento dei settori di produzione e di lavorazione nell’agricoltura e nella silvicoltura, il mantenimento e la consolidazione dell’ambiente rurale, e l’assicurazione di condizioni economiche e sociali idonee per la popolazione rurale.

Asse 1 – stanziamento del budget e le principali priorità:

Finanziamento pubblico totale: 3 967 311 581 EUR – FEADR: 3 173 849 264 EUR (il 43,95% dei fondi FEADR ripartiti sulle quattro assi).

Le principali priorità nel quadro di questa asse:

  • le abilità e la capacità di gestire verranno migliorate tramite lo sostegno della formazione professionale, e tramite l’offrire di alcuni servizi di consulenza e di estensione delle fattorie;
  • il miglioramento della competitività nel settore agricolo, tramite l’effettuazione di investimenti nelle fattorie, tramite lo sostegno delle fattorie di semi-sussistenza affinché le stesse diventino più viabili dal punto di vista commerciale, e tramite il miglioramento dell’infrastruttura;
  • la ristrutturazione e l’ammodernamento della lavorazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli e dei prodotti dalla silvicoltura.

Asse 2 – stanziamento del budget e le principali priorità:

Finanziamento pubblico totale: 2 293 413 375 EUR – FEADR: 1 880 598 967 EUR (il 26,05% dei fondi FEADR ripartiti sulle quattro assi).

Le principali priorità nel quadro di questa asse:

  • il mantenimento dell’agricoltura di sussistenza nelle zone montagnose ed in altre zone sfavorite, in vista di conservare l’ambiente, di evitare l’abbandono dei terreni, e di risolvere certi problemi, come l’erosione del suolo;
  • il mantenimento e la consolidazione dei vantaggi ecologici creati dai sistemi tradizionali di agricoltura estensiva negli ecosistemi a valore naturale importante, come i Monti Carpati e la Transilvania;
  • la protezione delle specie di uccelli minacciate e dei loro habitat;
  • il rimbosco dei terreni agricoli.

Asse 3 – stanziamento del budget e le principali priorità:

Finanziamento pubblico totale: 2 473 739 880 EUR – FEADR: 1 978 991 904 EUR (il 27,4% dei fondi FEADR ripartiti sulle quattro assi).

Le principali priorità nel quadro di questa asse:

  • la diversificazione dell’economia rurale, e la creazione di posti di lavoro saranno incoraggiate tramite lo sostegno delle micro-imprese e dell’infrastruttura, e delle attrazioni turistiche;
  • il rinnovo e lo sviluppo dei villaggi;
  • il Programma di Sviluppo rurale per la Romania incoraggia le comunità a proporre dei progetti integrati, con riferimento ad una larga gamma di elementi di infrastruttura fisica e sociale, per il miglioramento della vita nei villaggi.

LEADER – stanziamento del budget e le principali priorità:

Finanziamento pubblico totale: 235 074 871 EUR – FEADR: 188 059 896 EUR (il 2,6% dei fondi FEADR ripartiti sulle quattro assi).

Le principali priorità nel quadro di questa asse:

  • il miglioramento della capacità locale di buon governamento, e la promozione dello sviluppo locale;
  • il 91% dei fondi verranno utilizzati per la messa in applicazione delle strategie locali dai Gruppi di azione locale, compresi i progetti di cooperazione con altri gruppi LEADER.

Per qualsiasi altro dettaglio e per la valutazione della eligibilita dell’investimento che desiderate realizzare nel settore agricolo vi preghiamo di contattarci.

Cristian Terheş Ardelean
Managing Partner
Compania de Finantari CDF
Email: click here
Mobile: