Siamo nel periodo in cui la domanda “Avete prenotato il Capodanno 2016?” è sulle labbra di tutti. Ma vi chiedo, “Avete preventivato adeguatamente le spese del 2016”?
E per fare questo, vi propongo di rivedere insieme le principali modifiche al Codice Fiscale e al Codice di procedura Fiscale ed anche le nuove disposizioni del DGU 50/27.10.2015.
Siamo nel periodo in cui la domanda “Avete prenotato il Capodanno 2016?” è sulle labbra di tutti. Ma vi chiedo, “Avete preventivato adeguatamente le spese del 2016”?
E per fare questo, vi propongo di rivedere insieme le principali modifiche al Codice Fiscale e al Codice di procedura Fiscale ed anche le nuove disposizioni del DGU 50/27.10.2015.
Da un primo sguardo si nota che nel 2016 i più vulnerabili sono gli individui che sono lavoratori autonomi o liberi professionisti, e il Codice Fiscale di procedura non è destinata a risolvere quello che fa veramente male, cioè l’introduzione di regole e limitazioni procedurali all`ogetto, alla durata e allo svolgimento dei controlli a campione ed antifrodi, o rimuovere i effetti nei confronti dei terzi derivanti dalla dichiarazione di un contribuente come inattivo.
Analizzando le seguente informazioni si osserva che la tendenza generale è di aumentare il carico fiscale sugli individui, in particolare il carico fiscale per i liberi professionisti, per i PFA, che probabilmente compenseranno nel bilancio la riduzione dell’IVA. Per quanto riguarda le aziende, ci sono alcune riduzioni delle imposte, rispetto al 2015, e le le sanzioni inflitte nella maggior parte delle imprese – contribuenti grandi e medi esclusi – al livello di quelle applicabile agli individui (interessi e sanzioni per i ritardi di pagamento dei debiti).
Tra le modifiche sostanziali del codice fiscale:
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Si nota la riduzione dell`IVA, l`aliquota generale di 20%, accompagnata da una dminuzione dell`IVA per la consegna dei libri, dei libri di testo, dei giornali, delle riviste alla alliquota di 5%, aliquota che altrimenti è applicabile anche per l`accesso alle competizioni sportive, eventi culturali, vendita di alloggi sociali ecc. L`aliquota ridotta di 9% viene mantenuta per:farmaci, alloggio effettuato nel settore alberghiero, cibo, servizi di ristorante e catering, a cui si aggiunge la fornitura di acqua potabile e acqua per irrigazione agricola. Si estendono le misure di semplificazione dell`IVA, senza pagare effetivamente l`IVA per: edifici, parti di edifici e terreni (misura esclusa nel 2008 e ripresa nel 2016); la fornitura di telefoni cellulari; le forniture di console di gioco, tablet pc e computer portabili.
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Si nota anche la riduzione dell’imposta sui dividendi, da 16% a 5%. L`aliquota dell`imposta si applica ai redditi da dividendi distribuiti a partire dal 1º gennaio 2016. Tuttavia nota che a partire dal 1º gennaio 2016 sarà dovuta addizionalmente anche l`alliquota di 5,5% (percentuale per salute) sul dividendo.
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Tra gli aspetti riguardando la tassazione delle PFA, e facendo il rapporto a confronto agli obblighi di pagamento di una PFA possiamo osservare l`introduzione obbligatoria del contributo pensionistico individuale di una percentuale di 10,5% dell`utile netto di una persona. Questo contributo non può superare un massimale annuo di 5 volte lo stipendio medio x 12 mesi e dovrà essere corrisposto anche se la l`individuo è impiegato presso un datore di lavoro. Per beneficiare della pensione completa, facoltativamente, la persona può pagare anche il contributo del datore di lavoro
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La base di calcolo dei contributi pensionistici è “decisa” dalla persona fisica, ma è limitata entrambe per la limite superiore – non può essere superiore a 5 volte il salario medio (1.268 Ron/mese, al momento) e per la limite inferiore – non può essere inferiore al 35% del salario medio (89 Ron/mese, al momento).
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L`aliquota del contributo per la salute (5,5% dal stipendio minimo lordo, cioè minimo 66 € /mese) e l`aliquota del`imposta rimangono inmutate. Interpretando le informazioni di cui sopra, una persona fisica senza reddito deve pagare un minimo mensile di 155 Ron.
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Troviamo e aumenti delle tasse, come l’aumento delle imposte locali dovute dalle persone fisiche per le case detenute, osservando un sostanziale aumento delle tasse per le abitazioni usate come sede per lo svolgimento delle attività indipendente. Le imposte variano sensibilmente in funzione della catalogazione dei loro edifici: residenziali (0,08% – 0,2% rispetto al valore imponibile dell’edificio), non residenziali (0,2% – 1,3% rispetto al valore della costruzione) o misto (l`imposta è calcolata aggiungendo l’imposta calcolata per lo spazio utilizzato per scopi residenziali con l`imposta calcolata per lo spazio utilizzato per scopi non residenziali).
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Nel caso in quale il edificio non residenziale:
a. appartiene ad un individuo, è stato acquistato negli ultimi 5 anni, e non è stato rivalutato, l`imposta è di 2% di sul valore imponibile determinato come se l’edificio fosse residenziale;
b. appartiene ad una persona giuridica, e il proprietario dell’edificio non ha aggiornato il valore imponibile del fabbricato negli ultimi 3 anni precedenti, l’aliquota dell`imposta per l`edificio è di 5%.
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La loro dichiarazione dev`essere fatta fino il 31.03.2016.
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Riguardando lo stato delle microimprese, si introducono delle aliquote progressive dell’imposta sul reddito, ossia 1% per le imprese con più di due dipendenti, tra cui: 2% per le imprese con un dipendente; 3% per le imprese che non hanno dipendenti.
Inoltre, cambia il limite massimo su micro, ossia il limite massimo aumenta da 65.000 euro a 100.000 euro, ma si mantiene l`aliquota di massimo 20% realizzata da consulenza e management. Il superamento di queste comporta lo spostamento al`imposta sul reddito a partire con quello trimestre, e non dal inizio del`anno fiscale, com`è stato fatto in precedenza. Tuttavia, le entità impegnate nell’esplorazione, sviluppo, lo sfruttamento di giacimenti di petrolio e gas non possono essere microimprese.
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Si riprende la comunicazione con l’autorità fiscale, nel senso che le persone giuridiche che si fondano nel corso di un anno fiscale devono notificare le autorità fiscale competente l`applicazione del sistema di microimprese, entro 30 giorni dalla sua costituzione, la menzione dalla richiesta di registrazione non essendo più sufficiente; e il cambiamento del regimo d`imposta sul profitto a l`imposta sul reddito si communica alle autorità fiscale fino il 31 marzo compreso dell’anno successivo (il termine precedente era 31 gennaio).
Analizzando il codice di procedura fiscale, si osservano piccoli miglioramenti per I contribuenti, ma anche alcuni inasprimenti:
Miglioramenti:
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l’introduzione del principio di interpretazione delle norme tributarie in dubio contro fiscum, significando che quando la legge non è chiara verrà interpretata a favore del contribuente, ma viene impostata come ultima regola di interpretazione;
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il rimborso automatico dell`IVA fino al livello di 45.000 Lei con lo svolgimento del controllo ulteriormente.
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La regolamentazione della possibilità per il contribuente di sostengo orale del suo ricorso amministrativo;
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La riduzione del tasso di interesse (a 0,02%) e del interesso di mora (a 0,01%), ognuno con 0,01%;
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nel caso in quale gli obblighi fiscali principali sono determinati da revisori fiscali a causa della mancata presentazione della dichiarazione fiscale, sarà applicata solo la sanzione per la mancata presentazione, senza imporre anche la sanzione contravvenzionale per la mancata presentazione della dichiarazione;
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riduzione delle ammende per le persone giuridiche, classificate secondo: contribuenti grandi/medi/piccoli;
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certificato fiscale viene rilasciato entro 3 giorni lavorativi dalla data della richiesta, rispetto ai 5 giorni lavorativi come indicato in precedenza;
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il contribuente avrà un periodo di 45 giorni per formulare il ricorso fiscale – un termine più generoso rispetto al regolamento attuale di 30 giorni, permettendo così la preparazione di una argomentazione fiscale e legale più solida.
Inasprimenti:
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la penalità per la mancata presentazione è di un percentuale di 0,08%/giorni, senza differenziazione tra occultamento e una dichiarazione incompleta. Questa penalità non rimuove il calcolo degli interessi di mora, solo gli interessi di mora. Così, il livello degli accessori per stabilire degli importi supplementari al pagamento tra il decreto sull`imposta raggiunge di nuovo il 0,1%/giorno di ritardo (36% all`anno);
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l`estensione del termine di risoluzione per le richieste del contribuente: il termine legale in cui si deve effetuare il rimborso dell`IVA è stato aumentato da 45 giorni a 90 giorni nel caso di risoluzione di un deconto d`IVA con controllo previsto. Questo termine può essere prorogato con altre sei mesi se c`è bisogno d`informazioni richieste dalle autorità fiscali di altri Stati. Si può raggiungere un termine legale di 9 mesi, senza alcuna possibilità per il contribuente di chiedere interessi per il rimborso ritardato dell’IVA;
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l`estensione artificiale dei casi in cui si può dichiarare inattività ai contribuenti;
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l`impossibilità di recupero delle pretese pagate in eccesso (per quelle con ritenzione alla fonte) se il debitore ha presentato istanza di d’insolvenza.