Sistemi di remunerazione

Uno dei più importanti obblighi che ha il datore di lavoro nei confronti del dipendente e di pagarlo. Adempiere questo obbligo, per la maggior parte dei datori di lavoro è la più grande spesa riguardante l’attività. Normalmente, gli stipendi ed i relativi costi (contributi per il fondo della salute, disoccupazione, pensioni, ecc.) ammontano a circa il 60% del totale dei costi per il funzionamento normale di una società di grosse dimensioni.

Qualsiasi processo di reclutamento, eseguito sia internamente oppure da un agenzia di reclutamento, comincia con una buona definizione del profilo del candidato ideale. Se si tratta di una posizione di middle o top management, è inevitabile che il profilo di questo venga schizzato attraverso le espressioni “abilità di leadership”, “visione” e “business understanding”, “modo di pensare out-of-the-box”, “inspiring people” , “riflette i valori e la cultura della società “ ecc.

Dal nuovo manager si aspetta quello che li è stato trasmesso chiaramente: lo sviluppo della squadra, l’aumento dell’efficienza dei flussi, il raggiungimento degli obbiettivi di vendita o di altri obbiettivi business.

Poca gente capisce cosa significa lavorare nella squarda… Come possiamo essere efficienti lavorando nella squadra e perchè dobbiamo lavorare insieme? Una prospettiva immancabile d’importanza sarrebbe il bisogno d’avere una forte motivazione da parte da ogni persona della squadra per volere e per determinare la persona d’implicarsi e di lavorare nella squarda.

Per alcuni la forte motivazione significa un stipendio più grosso, per altri significa la promozione.Ognuno di noi abbiamo motivazioni diversi, però per lavorare nella squarda dovrebbe eavere un scopo finale, un guadagno comune, anche se i motivazioni individuali sono diversi.

Perché “Triangolo delle Bermude”? Dovuto al fatto che l’intero processo di reclutamento è basato principalmente sul lavoro con le persone. E sapendo che noi, come natura, siamo così imprevedibili, ecco come una sinuosa relazione è stata creata tra’: candidato – reclutatore – cliente. Da quando lavoro in questo settore, ho ascoltato, visto e vissuto tutti i tipi di esperienze – piacevoli ma anche meno piacevoli.

La Gazzetta Ufficiale n. 858/2007 ha pubblicato dettagli per quanto riguarda la procedura di registrazione dei contratti tra le persone giuridiche rumene e le persone giuridiche oppure individui stranieri.

Questo documento normativo ha abrogato le disposizioni della Disposizione non 1.145/2007 di ANAF emessa nel mese di ottobre 2007 e ha sostanzialmente modificato la procedura di registrazione dei contratti conclusi con i fornitori non-residenti.

Così, le modifiche importanti sono:

Analisi pubblicata nella rivista Consulting Review

Il contratto collettivo di lavoro rappresenta un accordo concluso in forma scritta, tra il datore di lavoro, da un lato, e dall’altro, da parte dei lavoratori, attraverso i loro rappresentanti assegnati o dove vi è il caso, dai sindacati. In quest’accordo sono stabiliti clausole riguardanti le condizioni di lavoro, la retribuzione, come pure gli altri diritti e gli obblighi determinati da rapporti di lavoro. Tutte le aziende che hanno almeno 21 dipendenti sono obbligati dal codice del lavoro (legge n. 53/2003, ripubblicata) a concludere contratti collettivi di lavoro.

Innanzi tutto, vorrei far rilevare un breve frammento da una discussione condotta su questo tema. La persona con chi ho parlato è stato recentemente laureato da un collegio di gestione e di marketing e non aveva mai lavorato prima. A che tipo di lavoro pensi di essere adatto?… Beh, voglio essere un manager. Perché vuole essere un manager?… Beh, perché avrò un enorme stipendio, una macchina, un cellulare, un computer portatile, e sarò importante e le persone mi rispetteranno. E cosa pensi che sono le qualità che un manager dovrà averle?… Beh, essere duro con i suoi dipendenti, sapere controllarli, altrimenti nessuno mi ascolterà, li dirò che cosa devono fare e se non mi ascoltano li licenzio Sì, questa è una parte di una vera conversazione. Onestamente, tante volte sono stata confusa non sapendo come reagire in questi casi: ridere forte o piangere forte.

2008 ci ha portato molti cambiamenti per quanto riguarda sia il livello d’alcune imposte e dei contributi sociali, e anche il livello del salario minimo a livello nazionale e quello riferito ad alcune categorie professionali…

Esattamente quanto è la Romania attraente per i nuovi entrati nel mercato, di varie industrie, siamo in grado di anticipare misurando il volume d’investimenti esteri diretti, prima e dopo l’adesione dell’UE, come pure da considerare il ritmo e la dinamica delle imprese sul territorio nel corso degli ultimi anni.

In ogni modo… quanto è la Romania attraente per un nuovo entrato sul mercato? Si potrebbe forse affermare che, a parte la cornice normativa e politica, l’imposizione fiscale, le riforme, il livello di corruzione e altre condizioni considerate dagli investitori, quello che in realtà riassume e conclude il rapporto con l’investitore è l’onorare il contratto psicologico del paese con l’imprenditore…

L’adesione della Romania all’Unione europea nel 2007 ha portato a nuove sfide per gli operatori del trasporto di merce. Il problema delle autorizzazioni non esiste più, ma i problemi legati alla gestione delle imprese di trasporto sono apparsi. Queste aziende devono trovare velocemente delle soluzioni per il mantenimento dei lavoratori e per una attività più efficace, in particolare attraverso lo sviluppo dei servizi forniti.

Il fatto che, sul mercato rumeno sono gia apparse importanti aziende di trasporto dei paesi confinanti, che trasferiscono in Romania dei camion, al fine di utilizzare i lavoratori romeni pagati a norme nazionali, ha creato numerose disfunzioni sul mercato del lavoro in questo settore.

Tuttavia, la mancanza di un minimo di condizioni per la registrazione nel Registro dei Operatori di Trasporto, ha determinato l’aumento dei piccoli operatori con un numero di solo uno-due camion.

L’idea di coaching ha iniziato a comparire sempre di piu nella agitazione quotidiana della vita delle aziende, non importa se grandi, medie o piccole. Ci sono diversi articoli, spettacoli televisivi, libri ed si discute tanto anche sulla la creazione di eventi mediatici su questo tema. Essa, infatti, ha un lungo periodo da quando è praticata, e ha buoni risultati “oltre i confini”. Purtroppo, la reticenza umana ci spinge a chiedere: perché coaching?

In realtà, questa cosiddetta reticenza nasconde la sua dose di pragmatismo: perché la scelta di investire enormi somme di denaro nei nostri dipendenti? Essi meritano veramente questo sforzo finanziario?

L’anno 2008 promette di essere uno pieno di sorprese e novit

Prima di entrare nelle profondità del campo del training dalla prospettiva di trainer, sono stata per tanti anni partecipante ai training. La mia fortuna – e adesso anche la Sua, come utente dei servizi Ascent Group – e che le mie prime impressioni sul training sono state eccezionali, e le esperienze avute e che stanno alla base della mia preparazione di trainer sono state speciali, spettacolose, del tipo life-changing! Intendendo io al quel tempo che cosa meravigliosa e d’essere trainer, come puoi cambiare le vite delle persone, le loro relazioni interpersonali ma anche con se stesso, come li puoi aiutare a diventare migliori, per loro stessi e per l’ambiente in cui vivono la vita personale e professionale, mi sono indirizzata verso questo campo, essendo cosciente di aver un lungo e difficile cammino da percorrere.

Quando si tratta della possibilità dell’investire in Repubblica Moldova, appare una prima domanda: quanto complicato, sicuro o vantaggioso e di investire soldi in un paese che si trova in processo di transizione economica?

A queste domande ha provato rispondere uno studio realizzato da World Bank e International Finance Corporation che ha analizzato 178 economie del mondo, incluso l’economia della Repubblica Moldova, dal punto di vista dell’ambito di affari. Doing Business 2008 sta mettendo la Moldova sul posto 92, dunque su una posizione favorante rispetto la gran parte dei paesi dell’Est dell’Europa. Essendo seguita da Azerbaigian (96), Bielorussia (110), Russia (106) e Ucraina (139).

Di recente, ho partecipato ad un corso d’iniziazione in NLP (programmazione neuro-linguistica). Per quelli che non sono familiarizzati con questo termine, vi posso dare una delle definizioni che dice che il NLP: „e’ la somma applicata delle conoscenze di psicologia, di ricerca del linguaggio e della mente, e rende possibile l’insegnamento e l’imparare della comunicazione di successo e del pensiero e dell’azione orientate verso obiettivi per lo sviluppo della personalità”.

Vi posso dire ancore che e’ stata una esperienza straordinaria, che mi e’ piaciuta tanto e che mi ha dimostrato che non mi conosco cosi bene come pensavo. Mi ha determinato a mettermi delle domande sulla propria persona e di capire che conoscere me stessa e un processo complesso, ma che vale tutta la pena.

Nei nostri giorni le compagnie e gli impiegati si confrontano con il cosi detto problema della “fluttuazione del personale”. E’ diventato un problema cosi comune che cominciamo a ignorarlo. In realtà, quest’apparente indifferenza e un tipo di “protezione” contro i fenomeni che non conosciamo.

In realtà, la fluttuazione del personale e un fenomeno che si generalizza ogni giorno di più. Che cosa può danneggiare di più in una compagnia che la partenza di un impiegato o di più impiegati? Siamo coscienti dei costi che sono accentuati di queste “partenze” o dell’impatto negativo che hanno sugli alti impiegati?